Pallavolo
Volley, Simone Parodi: “Ora sto bene! Voglio le Olimpiadi con Juantorena. Futuro da libero?”
Simone Parodi sembra essere tornato al top. Dopo un’estate caratterizzata dall’operazione al ginocchio destro e da una prima parte di stagione molto complessa, lo schiacciatore della Lube Civitanova si è rialzato alla grandissima nel turno infrasettimanale di SuperLega quando ha cambiato la sfida contro Perugia entrando di prepotenza nel secondo set. Nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha fatto un bilancio tra passato, presente e futuro.
Sull’operazione estiva: “Quest’estate quella che doveva essere un’operazione di routine (pulizia del ginocchio destro, ndr) si è trasformata in un calvario. Una cosa che mi ha destabilizzato anche mentalmente”.
Il sogno Olimpiadi non si è mai spento: “Con Blengini non abbiamo mai parlato di Nazionale. Non è necessario. Quando sarà il momento vedremo. Di certo a guardare l’Italia quest’estate mi sono divertito. Un bel mix tra giovani e meno giovani che mi hanno trasmesso la voglia di divertirsi in campo. È quella cosa che ti fa rendere di più. Due mesi fa non avrei mai pensato all’Olimpiade. Oggi invece è un evento al quale guardo con interesse. Spero di giocarmi la convocazione e il posto con Juantorena e Lanza”.
Naturalmente ora spera di recuperare tutto il tempo perso: “Il calendario così fitto mi aiuterà a ritrovare il ritmo gara. Trenta minuti di gara valgono di più di 100 attacchi in una settimana d’allenamento”.
Sugli obiettivi della stagione in corso e sulle avversarie: “In Coppa Italia abbiamo una semifinale più equilibrata dell’altra con Modena che ha qualcosa in più di Perugia. Le stesse squadre sono le favorite per il campionato perché Verona e Molfetta sono formazioni pericolose ma partono un gradino sotto. In una partita ti possono sorprendere, in una serie playoff non credo. Se devo scegliere cosa vincere dico la Champions League. È un trofeo che ancora mi manca”.
Clamorosa svolta sul futuro: “Mi diverto molto a fare il libero e credo mi riesca bene. Un’eventualità che considererò a fine carriera”.