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Atletica: i possibili convocati dell’Italia per i Mondiali di Portland

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Tra domenica sera e lunedì mattina la FIDAL diramerà l’elenco degli atleti selezionati per i Campionati Mondiali Indoor di atletica leggera, in programma a Portland nel weekend tra il 17 e il 20 Marzo prossimi.

Nella città dell’Oregon arriverà una pattuglia di azzurri numericamente non molto consistente, tuttavia con alcune ambizioni importanti: vediamo la situazione a pochi giorni dal limite per rientrare nei minimi IAAF di partecipazione.

La nostra Federazione ha utilizzato come parametri di selezione i minimi internazionali, a dir la verità molto severi, per ragioni plurime, la principale delle quali è che, per i concorsi, è prevista la finale diretta. Tuttavia, per garantire un minimo di presenze, la stessa Federazione Internazionale utilizzerà un meccanismo incrociato tra convocazioni e performance in modo da avere al via almeno 12 atleti nel salto in alto e nel salto con l’asta e 16 negli altri concorsi. Il massimo di atleti per nazione è di 2 per gara.

Fatta questa premessa, al momento l’Italia può contare su 4 convocabili con il minimo già in possesso, più altri “ripescabili”.

Partendo dalla nazionale maschile, certi del posto sono Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti, abbondantemente al di là della misura necessaria di 2,33 m nel salto in alto. In assoluto si tratta anche della più importante carta da medaglia, forse l’unica, che possiamo ragionevolmente giocare. Tamberi è il numero uno al mondo quest’anno con 2,38 e Fassinotti è atleta da primissime posizioni. Il limite di due atleti per squadra tarpa automaticamente le ali a Silvano Chesani il quale, al momento, rientrerebbe nei migliori 12.

Esattamente dodicesimo, con il suo 16,71, è il bronzo olimpico Fabrizio Donato nel triplo, ricordando che qui entrano in gioco i top 16; attualmente potrebbe ragionevolmente sperare nel viaggio negli USA, anche se sarà lui stesso a decidere sulla sua partecipazione, considerando la gestione della sua stagione che dovrà portarlo a Rio nelle migliori condizioni.

Vicini allo standard di qualificazione Fabio Cerutti e Michael Tumi nei 60m, chissà che lo scontro diretto nel fine settimana non possa giovare ad entrambi per dischiudere loro le porte dell’aereo per Portland. Non è lontano nemmeno Said El Otmani nei 3000, ma nelle competizioni di mezzofondo dove conta il titolo normalmente si disputano gare tattiche, per cui sembra molto difficile la sua promozione.

A meno di grossi exploit ad Ancona nessun altro azzurro in campo maschile dovrebbe rientrare in gioco per i mondiali.

Tra le donne la situazione è più complicata e in divenire.

Le certezze sono rappresentate da Gloria Hooper nei 60 che ha centrato esattamente il minimo con 7”32 e Giulia Pennella nei 60 hs che, con 8”11, è sotto di 3 centesimi al tempo richiesto.

Ci sono altre atlete con caratteristiche diverse in rapporto alle rispettive specialità; nel dettaglio Alessia Trost è praticamente certa della convocazione, il suo 1,95 nell’alto le vale la terza piazza in assoluto al mondo, quindi non ci saranno problemi per lei, anzi se la condizione continuerà a crescere come sembra, non è esclusa dalla lotta per il podio, seppur non sarà semplice salirci.

Nel peso la padovana Chiara Rosa è a 17 cm dal limite, misura che deve centrare ad Ancona, perché altrimenti non rientrerebbe comunque nelle 16, a meno di rinunce al momento difficili da prevedere.

Una bella lotta agli Assoluti nei 400 metri tra Ayomide Folorunso, Ilaria Verderio e, perchè no, Chiara Bazzoni potrebbe anche portare queste ragazze a tempi inferiori allo standard di 53”15.ma sarà tutt’altro che facile.

Per tutte le altre occorreranno miglioramenti sensibili per timbrare il pass, a meno che Marta Zenoni si inventi qualche “pazzia” in solitaria nei 1500, in fondo il 4’13”00 non è così lontano.

In conclusione è prevedibile che ci saranno tra le 6 e le 8 maglie azzurre nella prossima competizione iridata indoor.

 

 

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gianluca.pessoni@oasport.it

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