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Atletica, Mondiali 2016: Taplin in pole position sui 400 metri, Souleiman per i 1.500

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Non solo finali, ma anche tre semifinali hanno caratterizzato la sessione pomeridiana della seconda giornata dei Campionati Mondiali indoor di atletica leggera 2016, in corso di svolgimento presso la città statunitense di Portland (Oregon).

Considerato l’alter ego di Kirani James, il ventitreenne Bralon Taplin ha confermato il suo ruolo di favorito sui 400 metri maschili, facendo segnare la miglior prestazione delle semifinali in 45″38. Sulla sua scia, il ceco Pavel Maslák ha fatto segnare un ottimo 45″71, mentre la seconda semifinale è stata vinta dal qatarino Abdalelah Haroun, ancora in 45″71. Oltre i 46″ tutti gli altri, con i due atleti di Trinidad & Tobago, Lalonde Gordon (46″03) e Deon Lendore (46″23), ed il keniota Boniface Ontuga Mweresa (46″33) che completano il quadro dei finalisti. Eliminato, invece, il costaricano Nery Brenes (46″49), così come il padrone di casa Kyle Clemons (46″91).

Nell’omologa prova femminile, invece, il miglior tempo delle semifinali è stato appannaggio di Oluwakemi Adekoya, la ventitreenne nigeriana che difende i colori del Bahrein. La vincitrice di due medaglie d’oro agli Asian Games di Incheon 2014 (400 m e 400 m ostacoli) ha fermato i cronometri in 51″47, stabilendo il nuovo record asiatico davanti al 51″54 della statunitense Quanera Hayes ed al 51″91 della giamaicana Stephenie Ann McPherson. Fuori dalla finale, nonostante il primato nazionale dello Zambia, Kabange Mupopo (52″68), mentre dall’altra semifinale avanzano la statunitense Ashley Spencer (52″39), la polacca Justyna Święty (53″00) e la slovacca Iveta Putalová (53″13).

Due anni fa, nella polacca Sopot, Ayanleh Souleiman conquistò sui 1.500 metri la prima storica medaglia d’oro mondiale per il piccolo stato africano di Gibuti. Il ventitreenne sembra essere ben partito per bissare il successo anche a Portland, avendo realizzato il miglior tempo delle semifinali in 3’41″04. Alle sue spalle si sono classificati il britannico Chris O’Hare (3’41″09) e lo statunitense Robby Andrews (3’41″21), con i tre ripescati che sono venuti fuori da questa stessa batteria: l’etiope Aman Wote (3’41″21), il keniota Vincent Kibet (3’41″42) ed il neozelandese Nicholas Willis (3’41″53). Molto più lenta, l’altra semifinale ha concesso il passaggio del turno solamente ai primi tre: lo statunitense Matthew Centrowitz (3’47″15), l’etiope Dawit Wolde (3’47″24) ed il ceco Jakub Holuša (4’47″62).

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giulio.chinappi@oasport.it

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