Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo: stagione memorabile per Wierer e Windisch, in crescita Vittozzi e Sanfilippo
Con la tappa di Khanty Mansiysk, decimo appuntamento della Coppa del mondo, si è chiusa la stagione del biathlon, con gli atleti azzurri che da settimana prossima saranno impegnati nei Campionati Italiani di Forni Avoltri (Ud).
In campo femminile bisogna assolutamente evidenziare la fantastica stagione di Dorothea Wierer, che anche in Russia ha dimostrato grinta e carattere da vendere, salendo sul podio nell’inseguimento e sfiorando la conquista della sfera di specialità. Ben quattro vittorie, includendo la staffetta di Hochfilzen, conquistate in questa stagione, per un complessivo di dieci podi a livello individuale. La personalità di Doro emerge soprattutto nella volontà di continuare a crescere e migliorarsi, è sempre più ambiziosa e punta sempre ad alzare l’asticella: ai Mondiali è riuscita a conquistare la medaglia d’argento nell’inseguimento e a conquistare la ‘coppetta’ dell’individuale, terminando la stagione in terza posizione nella generale. Il gap con le migliori della disciplina si è ridotto sempre di più e anno dopo anno sta maturando sia a livello atletico che mentale, il viatico migliore in vista delle Olimpiadi in Corea nel 2018.
Non è riuscita a ripetersi a livello di risultati l’altoatesina Karin Oberhofer, che ha centrato tre risultati nella top ten tra Oestesund e Anterselva, Per la 30enne di Velturno non è arrivato il podio, ma non è mai mancato l’apporto nelle staffette, in particolare quella vittoriosa di Hochfilzen: a livello di percentuali al tiro si è mantenuta in linea con le aspettative, è mancata forse la sua incisività sugli sci stretti. Ai Mondiali l’azzurra non è riuscita ad esprimersi al meglio, condizionata anche dal lutto familiare per la scomparsa del papà Paul: l’azzurra avrà sicuramente spazio per rifarsi nella prossima stagione e tornare tra le big del circuito.
Federica Sanfilippo ha iniziato la stagione nel miglior modo possibile, ottenendo a sorpresa un fantastico secondo posto nella sprint di Oestersund. In stagione è stata piuttosto altalenante a livello di prestazioni al poligono, ma quando è in giornata può entrare nella top ten, come è successo nell’individuale di Ruhpolding. Un peccato che l’azzurra si sia ammalata proprio dopo quella gara, saltando diversi appuntamenti e non riuscendo ad esprimersi al 100%, in particolare ai Mondiali, dove era tra le atlete più attese in ottica staffetta. Speriamo che possa recuperare al meglio dai malanni per ripartire con la stessa determinazione nelle stagioni a venire.
Lisa Vittozzi ha faticato a trovarsi a suo agio sugli sci nella prima parte di stagione ed ha saltato alcune tappe per potersi allenare e recuperare al meglio dagli sforzi. La 21enne della Forestale si è comunque ben destreggiata al poligono ed ha concluso alla grande la stagione, con un Mondiale disputato da veterana, cogliendo risultati da top 20. La giovane sappadina ha dimostrato di aver grandi margini di miglioramento, la speranza è quella che riesca gradualmente a prendere fiducia in base ai risultati perchè nelle stagioni a venire può diventare un punto di riferimento per il movimento azzurro.
Alexia Runggaldier si è ben disimpegnata al poligono, quando è stata chiamata in causa in Coppa del Mondo, con la ciliegina della top ten nell’individuale iridata: l’atleta gardenese ha ritrovato un discreto passo sugli sci e quella continuità di performance che le hanno permesso, anche grazie ai risultati ottenuti in Ibu Cup, di poter rientrare nel circuito maggiore anche in vista della prossima stagione.
In difficoltà al tiro invece Nicole Gontier, che ha gareggiato in Coppa del Mondo nelle tappe di Oestersund e Hochfilzen. La valdostana ha faticato a trovare continuità al poligono anche in Ibu Cup e ha bisogno di ottenere risultati e prestazioni confortanti anche per accrescere la fiducia nei propri mezzi. Sarà un’atleta da recuperare, perchè il potenziale dell’azzurra sugli sci non è mai stato in discussione.
Passando al settore maschile, Lukas Hofer non è riuscito ad esprimersi come avrebbe voluto, ed ha impiegato diverse settimane per riprendersi dall’influenza che lo ha colpito nella fase decisiva della preparazione, come accadde lo scorso anno. A Pokljuka, Ruhpolding e Anterselva sono arrivati i migliori risultati e, a differenza delle ultime stagioni, ha raggiunto una maggiore stabilità con la carabina. Il passo sugli sci, il cavallo di battaglia finora dell’altoatesino, non è più redditizio come nelle prime stagioni di Coppa del Mondo e il ritmo di “range time” al poligono si sta dilatando per via della ridotta velocità di esecuzione. Hofer è un talento da riscoprire per il futuro, il tempo è ancora dalla sua parte.
Dominik Windisch si è rivelato come la più grossa sorpresa, in positivo, di questa stagione, con il successo ottenuto a Canmore nella mass start e la medaglia sfiorata ai Mondiali sia nella sprint che nella mass; l’atleta dell’Esercito è giunto con ogni probabilità alla completa maturazione e quando è in giornata può sicuramente lottare per le posizioni di vertice. Il 26enne dell’Esercito è determinato a diventare uno degli atleti di vertice del circuito, ma sarà fondamentale per lui lavorare al poligono per limitare gli errori ed accrescere le percentuali almeno all’85%.
Christian De Lorenzi, che ha annunciato il ritiro a di questa stagione, è entrato con continuità nella zona punti, regalando anche delle solide prestazioni al poligono, soprattutto per quanto riguarda le staffette. Il 35enne di Bormio proprio ad Anterselva ha offerto le sue migliori prestazioni stagionali e ed è riuscito a chiudere la carriera nel Mondiale di Oslo con una buona prestazione al lancio della staffetta.
Ci si aspettava forse qualcosa di più a livello di prestazioni e risultati da Thomas Bormolini, alla luce delle gare disputate durante la preparazione, in particolare a Sjusjoen. Il livignasco dell’Esercito ha faticato a trovare confidenza al poligono, rispetto alla passata stagione, ma nel finale è riuscito a esprimersi su buoni livelli a Canmore, Presque Isle e anche ai Mondiali di Oslo. Il contributo del 24enne sarà importante anche in ottica futura.
Proprio in Ibu Cup Giuseppe Montello ha saputo mettersi in mostra, cogliendo risultati a ridosso delle prime dieci posizioni: il 23enne friulano ha sicuramente bisogno di prendere confidenza e fare esperienza in Coppa del Mondo.
Foto: pagina Facebook Dorothea Wierer
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