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Biathlon, Mondiali 2016: Fourcade trascina la Francia all’oro nella mista. Italia ottava

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Si apre con un oro francese il Mondiale di biathlon 2016 in quel di Oslo (Norvegia). Esordio in grande stile per la competizione iridata: una staffetta mista (due frazioni al femminile da 6 km e due frazioni al maschile da 7.5 km) davvero spettacolare ed appassionante. Anais Bescond, Marie Dorin Habert, Quentin Fillot Maillet e Martin Fourcade si sono aggiudicati il titolo, grazie ad una performance di costanza e classe (otto ricariche per loro).

Spettacolare soprattutto il duello nell’ultima frazione: Fourcade e uno dei suoi più grandi rivali, il tedesco Simon Schempp, si sono giocati la prima piazza fino agli ultimi 300 metri. Il fenomenale transalpino però è riuscito ad andare via sull’ultima breve salita, evitando così uno sprint che sarebbe stato tutt’altro che facile. Argento importante comunque per la Germania, che oltre a Schempp schierava Preuss, Hildebrand e Peiffer, convincenti sugli sci e soprattutto al poligono (sole sette ricariche). Bronzo per la Norvegia padrona di casa: Olsbu, Echkoff, J. Boe e T. Boe non sono riusciti ad impensierire le due nazioni favorite, soprattutto a causa di qualche errore di troppo al tiro (dieci in totale). Il ritardo finale è di 14.4”.

Sfiora il podio l’Ucraina, protagonista dall’inizio alla fine, ma purtroppo tirata fuori dalla lotta per il podio e medaglia di legno a 29.8” dalla vetta. Completa la top-5 l’Austria, precisissima al tiro (sole tre ricariche), e sorprendente soprattutto al femminile. Sesta la Repubblica Ceca, in sofferenza al lancio con Vitkova, poi in costante rimonta; settima la Russia, unica favorita non presente nelle posizioni di vertice, a causa di un giro di penalità nella prima frazione di Shumilova.

Prestazione negativa per l’Italia, dalla quale ci si aspettava almeno una top-5, visto anche lo stato di bronzo olimpico in carica. Dopo una buona (ma non ottima) prima frazione di Dorothea Wierer, sono arrivati tantissimi errori al tiro, per fortuna evitando il giro di penalità. Ottava piazza dunque per gli azzurri, che hanno completato il quartetto con Oberhofer, Hofer e Windisch. Ritardo di 1’55” con addirittura 15 ricariche.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Romeo Deganello

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