Biathlon
Biathlon, Mondiali 2016: Wierer agguanta la medaglia, Windisch sempre più una certezza
In campo maschile, l’Italia si è poggiata su Dominik Windisch. Già dopo la sprint, chiusa al quinto posto nonostante un errore al primo poligono, la sua rassegna iridata poteva essere etichettata come positiva ma ieri si è superato ancora. Nella mass è arrivato a giocarsi le medaglie fino all’ultimo bersaglio dell’ultimo poligono: lì l’errore di troppo (al termine di una gara perfetta dopo l’errore nella prima serie di tiro) che l’ha relegato ai piedi del podio con un ultimo giro super a distruggere la concorrenza dei diretti avversari. Dopo la vittoria di Canmore un altro passo, o due, verso la consapevolezza di poter competere alla pari con i big del circuito.
Più in difficoltà Lukas Hofer, che incontrato difficoltà nella sprint ed è stato troppo falloso al poligono nella 20 chilometri. La prova migliore è arrivata nella staffetta ma è troppo poco per un atleta come lui che nel 2011 era stato capace di vincere una medaglia di bronzo iridata nella prova con partenza in linea.
Thomas Bormolini, nonostante alcune buone prove, ha bisogno di crescere per trovare competitività e continuità a questi livelli. Ne è un esempio la staffetta: dopo una prima parte di frazione perfetta sono sovvenute le difficoltà al secondo poligono, dove è incorso in un giro di penalità che ha affossato la squadra che potenzialmente poteva ancora ambire alla zona medaglie (e con ciò non vogliamo fare una colpa al livignasco). Per Christian De Lorenzi, invece, la chiusura di una carriera che ha dato tantissimo al biathlon italiano anche in anni difficili rispetto alla fiducia e i risultato che sono arrivati nell’ultimo periodo grazie ai giovani che ha cresciuto passo passo con l’esempio. Purtroppo sono mancati i risultati, ma può e deve ritenersi soddisfatto di quanto fatto in carriera e in questo Mondiale.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Romeo Deganello