Calcio
Calcio, Coppa Italia 2016: verso una finale Milan-Juventus?
Sembra tutto scritto. E, anche se il calcio non è una scienza esatta, probabilmente andrà così. Il Milan in casa per difendere l’1-0 conquistato oltre un mese fa contro la rivelazione Alessandria – ma l’effetto magico pare essersi spento – e la Juventus ancora a San Siro contro un’Inter già più volte colpita duramente (3-0 nell’andata, 2-0 solo domenica in Serie A) e pronta per il colpo di grazia.
L’atto conclusivo della Coppa Italia 2016 non dovrebbe prevedere spazio per ulteriori imprese leggendarie. Si va infatti verso una finale tra Milan e Juventus, sfida nobile che manca dal 1990. Questa sera i rossoneri ospiteranno i grigi forti del rigore decisivo di Mario Balotelli all’Olimpico di Torino. Una partita tutto sommato agevole, quella giocata in trasferta, per la squadra di Sinisa Mihajlovic: un gol, un palo, una rete annullata e tante occasioni mancate per chiudere già nei primi 90 minuti il discorso qualificazione. Che rimane aperto, indubbiamente, ma che per l’Alessandria sembra una montagna quasi impossibile da scalare anche perché nelle ultime settimane il Milan è tornato a correre, vincendo e convincendo.
L'(H)onda dell’entusiasmo è pronta per essere cavalcata anche al ritorno. Ricordando che Christian Abbiati non fu mai chiamato in causa nella serata piemontese e che, nel propri campionato, la formazione di Angelo Gregucci è scivolata addirittura al quinto posto in classifica con un solo successo negli ultimi cinque turni, il Milan non dovrebbe incontrare grandi ostacoli verso una finale che manca dal 2003. Ci sarà spazio per molte seconde linee, da Mario Balotelli a Kevin Prince Boateng, e addirittura potrebbe rivedersi dal primo minuti Jérémy Menez. Un’occasione, concessa dal tecnico serbo, per trovare soluzioni extra anche in vista del rush conclusivo in Serie A con il terzo posto nel mirino.
Se Milan-Alessandria sembra una gara dal verdetto già scritto, su Inter-Juventus c’è da dire ancor meno. Imbarazzante, a tratti, la superiorità dei bianconeri all’interno dei confini nazionali. Una solidità mostruosa che deprime chi prova a segnare a Gianluigi Buffon e compagni. Si badi bene: con un Giorgio Chiellini a mezzo servizio e un Andrea Barzagli che, in barba all’età e ai tanti infortuni del passato, regge con brillantezza impressionante i ritmi del calcio spezzatino e condito da Champions League e continui infrasettimanali. L’Inter, in piena crisi tecnica, dirigenziale e societaria, ha potuto poco nelle due recenti partite dello Stadium. Ha persino fatto rinascere Alvaro Morata, preziosisissimo per Massimiliano Allegri anche in Champions League, e non pare organizzata per ribaltare il 3-0 dell’andata. Domenica lo ha dimostrato anche in campionato. Mercoledì sarà poco più che una gita fuori porta.
- Sebastiano Rossi, 1993-1994 (Milan): 929 minuti
- Dino Zoff, 1972-1973 (Juventus): 903 minuti
- Mario Da Pozzo, 1963-1964 (Genoa): 792 minuti
- Ivan Pelizzoli, 2003-2004 (Roma): 774 minuti
- Davide Pinato, 1996-1997 (Atalanta): 758 minuti
- Gianluigi Buffon, 2015-2016 (Juventus): 746 minuti IN CORSO
- Luca Marchegiani, 1997-1998 (Lazio): 745 minuti
- Morgan De Sanctis, 2013-2014 (Roma): 744 minuti
- Adriano Reginato, 1966-1967 (Cagliari): 712 minuti
- Samir Handanovič, 2010-2011 (Udinese): 703 minuti
Gianluigi Buffon non prende gol da 746 minuti in Serie A: è sesto nella classifica all time e sogna il record d’imbattibilità che appartiene a Sebastiano Rossi da oltre vent’anni (Wikipedia)
Martedì 1 marzo ore 21: Milan-Alessandria diretta tv su Rai Due
Mercoledì 2 marzo ore 20.45: Inter-Juventus diretta tv su Rai Uno
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Wikipedia