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Calcio – Serie A, Top&Flop 28esima giornata: sprint Champions Roma, salvezza riaperta
Juventus e Napoli non fanno quasi più notizia. Anzi sì: Gianluigi Buffon blinda la sua porta anche a Bergamo e ora è terzo nella classifica degli imbattibili di sempre. Il capitano bianconero non subisce gol da 836 minuti e il record di Sebastiano Rossi (929, classifica di seguito) è davvero a un passo. I partenopei, invece, ritrovano un successo che mancava dal 7 febbraio e riprendono la volata scudetto a tre punti di distanza dalla Vecchia Signora.
Sebastiano Rossi, 1993-1994 (Milan): 929 minuti
Dino Zoff, 1972-1973 (Juventus): 903 minuti
Gianluigi Buffon, 2015-2016 (Juventus): 836 minuti
Mario Da Pozzo, 1963-1964 (Genoa): 792 minuti
Ivan Pelizzoli, 2003-2004 (Roma): 774 minuti
Davide Pinato, 1996-1997 (Atalanta): 758 minuti
Gianluigi Buffon, 2013-2014 (Juventus): 745 minuti
Luca Marchegiani, 1997-1998 (Lazio): 745 minuti
Morgan De Sanctis, 2013-2014 (Roma): 744 minuti
Adriano Reginato, 1966-1967 (Cagliari): 712 minuti
Il focus principale sulla 28esima giornata di Serie A, dunque, è quello relativo alla corsa per la Champions League e, soprattutto, alla lotta salvezza. Nella prima esultano la Roma – sette vittorie di fila – e l’Inter, rinfrancata dalla quasi rimonta in Coppa Italia e adesso favorita dal calendario. La Fiorentina crolla proprio all’Olimpico sotto i colpi dei giallorossi scatenati, mentre il Milan si eclissa dopo 25′ minuti di grande intensità e perde per il terzo anno consecutivo in casa del Sassuolo dimostrando tutti i limiti di una rosa incompleta.
In coda le liguri Genoa e Sampdoria si avvicinano al traguardo – sofferto e sicuramente diverso dagli obiettivi di inizio stagione – e in compenso adesso sono Atalanta, Udinese e soprattutto Palermo che devono guardarsi alle spalle. Il Frosinone, delle tre al momento retrocesse, sembra la più indicata per lottare fino all’ultimo. Ci sono idee chiare e il Matusa è un fortino quasi inespugnabile. Attenzione alle sorprese.
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Salah on fire: il migliore della Roma, in campo e anche nelle gerarchie di spogliatoio come mostrato da Luciano Spalletti in una recente conferenza stampa. Corre, lotta, inventa e segna. Contro la Fiorentina ecco altri due gol per far male a un pubblico che, dopo averlo amato, adesso non può vederlo ma, soprattutto, per lanciare i giallorossi al terzo posto solitario in classifica. L’egiziano adesso sogna la rimonta a Madrid: impresa possibile?
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Effetto Matusa: il Frosinone ha 26 punti in classifica. 21 li ha conquistati in casa, al Matusa, vera e propria arma in più di una squadra sicuramente inferiore tecnicamente al resto del campionato – specialmente in difesa – ma dotata di un cuore gigante e di una chiara identità di gioco che permette di cavarsela anche in situazioni delicate. Il 2-0 all’Udinese targato Daniel Ciofani e Leonardo Blanchard vale molto: adesso la salvezza non è più un’utopia.
Montella ingrana: due vittorie di fila per allontanarsi dalla zona calda. I blucerchiati iniziano a giocare secondo gli schemi dell’ex allenatore della Fiorentina. Antonio Cassano si esalta e il Verona va ko 3-0 al Bentegodi. Settimana prossima, contro un Empoli che non vince dalla fine del girone d’andata, ecco l’occasione per togliere definitivamente le castagne dal fuoco.
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Tutti i problemi del Milan: puff, i rossoneri tornano sotto la lente d’ingrandimento. Basta una sconfitta, 2-0 a Reggio Emilia contro il Sassuolo quasi due mesi dopo lo 0-1 casalingo con il Bologna, per riavvicinare la parola crisi a Sinisa Mihajlovic, speculando sul suo futuro e insistendo sul campionato modesto del Diavolo. La verità? La squadra è incompleta. L’infortunio di M’Baye Niang ha aperto una voragine in attacco: con Luiz Adriano infortunato, né Jérémy Menez né un indolente Mario Balotelli possono affiancare degnamente Carlos Bacca, che pure ha colpe in occasione del vantaggio neroverde. Il Sassuolo, con tutto rispetto, non è l’Alessandria. E ciò che preoccupa di più è il calo fisico dopo un periodo davvero convincente dal punto di vista dell’intensità atletica. Urge ripartire da Verona.
0 – Mario Balotelli didn’t have any touch in the opposition box today in the game vs Sassuolo. Ghost. pic.twitter.com/LdIc6DQJav
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 6 marzo 2016
Atalanta, attenzione: una delle squadre migliori della prima parte di stagione non vince dal 6 dicembre e ora è a soli quattro punti dalla zona retrocessione. Lo smantellamento del mercato di gennaio, provocato probabilmente da un eccessivo ottimismo, ha privato la squadra delle sue certezze, soprattutto nel reparto offensivo. Ovviamente la gara interna contro la Juventus non aiuta, ma il calendario delle prossime partite è tutt’altro che agevole (Lazio, Bologna, Milan, Torino e Roma) e la trasferta di Palermo alla 35esima giornata rischia di aprire scenari impensabili solo un mese fa.
Mal di trasferta Udinese: i friulani fuori casa non vincono dal 20 dicembre. Qualche punto tra le mura amiche, in un periodo comunque delicato per la squadra di Stefano Colantuono, potrebbe alla lunga garantire la quota salvezza. Ma al momento i bianconeri sono in bilico. E perdere partite come quella di ieri a Frosinone fa senz’altro male.
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Andrea Belotti (Torino): ancora in gol, contro la Lazio, dimostrando di valere la massima categoria. L’anno prossimo con una squadra attrezzata può sbocciare definitivamente.
Gianluigi Donnarumma (Milan): tiene in vita i suoi per oltre un tempo a Reggio Emilia. Si contano almeno tre parate provvidenziali: a 17 anni non arrendersi mai è una dote non scontata.
Stephan El Shaarawy (Roma): ormai è una certezza nell’undici dei giallorossi. La Nazionale lo aspetta, già da Spagna e Germania.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto in evidenza: Facebook Roma