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Calcio – Serie A, Top&Flop 29esima giornata: salvezza e retrocessione, chi rischia davvero?

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La Juventus vince 1-0 con il Sassuolo, completa un girone composto da 18 vittorie e un pareggio e rimane a +3 sul Napoli, che espugna Palermo con un rigore di Gonzalo Higuain. Paulo Dybala da una parte, il Pipita dall’altra: la lotta scudetto torna a colorarsi d’albiceleste.

L’ottava gemma consecutiva della Roma di Luciano Spalletti vale l’allungo sulla Fiorentina per il terzo posto: dopo la sconfitta per 1-4 dell’Olimpico, i viola si fanno riprendere nel finale dal Verona al Franchi. Momenti opposti per Inter e Milan: adesso la situazione è tornata quella della prima parte di stagione, con i nerazzurri lodati e i rossoneri sull’orlo della crisi.

Ciò che emoziona di più, tuttavia, è la lotta salvezza. Il Carpi supera 2-1 il Frosinone e torna a sognare con 25 punti, al contrario i ciociari (26) mancano l’occasione per uscire dalle ultime tre posizioni. L’orgoglioso Hellas (19) rischia di pagare 22 turni senza il bottino pieno, ma non vuole ancora mollare. E, quindi, chi rischia di più? Il calendario del Torino (33) non lascia tranquilli i tifosi granata. La Sampdoria (32) pare in crescita, preoccupano invece soprattutto le pericolanti situazioni di Atalanta (30), Udinese (30) e Palermo (27). I friulani esonerano Stefano Colantuono affidandosi a Luigi De Canio: basterà?

I migliori e i peggiori della 29esima giornata di campionato.

TOP

Orgoglio Carpi: serviva una vittoria per rientrare in corsa e gli emiliani non hanno fallito la grande occasione. La salvezza è ancora lontana, ma i biancorossi sono vivi. Nel 2-1 al Frosinone c’è tutta la grinta per difendere fino all’ultimo secondo dell’ultima gara in calendario la massima serie storicamente raggiunta l’anno scorso contro tutto e tutti. In rete Raffaele Bianco e Jonathan De Guzman, ma il successo è merito dell’intero gruppo.

Cerci-Immobile, come ai vecchi tempi: c’è un Torino-Genoa, stagione 2013-2014, che è entrato nel cuore di tutti i tifosi granata. L’ala romana, addirittura, ne conserva un ricordo sotto forma di tatuaggio. Rimonta dei piemontesi sui liguri a tempo scaduto con due gol dei “nuovi gemelli” che, esaltati da Giampiero Ventura, facevano le fortune del Toro nell’anno magico culminato con la qualificazione in Europa League ai danni del Parma poi fallito. Genoa-Torino del 2015-2016 finisce 3-2, i rossoblu si avvicinano alla salvezza mentre Belotti e compagni dovranno faticare ancora (e le prossime due partite sono contro Juventus e Inter). Ma a Marassi brillano i due ex compagni di squadra: doppietta straordinaria in avvio per il primo, due rigori chirurgici per il secondo. Messaggi anche per Antonio Conte.

Dolci ricordi per i tifosi del Torino: la rimonta del 2013-2014 con i bellissimi gol nel finale di Immobile e Cerci

Bentornato Miro: Miroslav Klose non segnava in Serie A da nove mesi e mezzo. Si è sbloccato ieri, contro l’Atalanta, con due gol tanto semplici quanto importanti per tenere alto il morale dei biancocelesti in vista del ritorno degli ottavi di finale di Europa League previsto per giovedì contro lo Sparta Praga.

FLOP

Il caos di Udine: bianconeri ko con la Roma, all’ottava vittoria di fila, e al nuovo Friuli si scatena un mezzo finimondo. Contestazione del pubblico, faccia a faccia tifosi giocatori, Colantuono esonerato l’indomani e una piazza che pare aver perso la tranquillità delle stagioni passate. Forse perché non abituata a dover lottare per la salvezza, l’Udinese rischia di peggiorare ulteriormente la sua situazione. Lo spettro B ormai è una realtà con cui dover convivere.

L’allarme di Abbiati e Abate: raramente i senatori del Milan – o per lo meno ciò che è rimasto – hanno alzato la voce negli ultimi anni. A Verona, dopo lo 0-0 con il Chievo viziato da un primo tempo eccessivamente molle e da un po’ di sfortuna nella ripresa, il portiere e il laterale destro non usano mezzi termini per spronare alcuni elementi del gruppo a dare il massimo, e a giocare concentrati, in ogni sfida da qui alla fine del campionato. Servirà come scossa? Sinisa Mihajlovic sembra aver perso in sette giorni tutta la stima dirigenziale guadagnata a inizio 2016.

Vietato sbagliare ancora: come già visto, il Torino non è affatto tranquillo con i suoi 33 punti. Nelle prossime due gare i granata affronteranno Juventus e Inter e, alla fine del 31esimo turno, il quadro potrebbe allarmare molto di più. Dopo un periodo difficile, Genoa e Sampdoria stanno ormai risalendo: l’obiettivo salvezza è a un passo. Dovranno invece faticare la sopra citata Udinese, l’Atalanta che non vince da 13 giornate – quanto credito è rimasto a Edy Reja? – e il Palermo affidato da settimana scorsa a Walter Novellino. C’è chi cambia per dare una svolta, chi lo fa troppe volte e chi forse ritarda colpevolmente. Ma alla fine ne scenderanno giù tre: chi avrà avuto ragione?

Di seguito i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno:

Alessandro Florenzi (Roma): il controllo al volo con annesso gol d’esterno contro l’Udinese è l’ennesima magia di un giocatore dal cuore d’oro, dal ruolo indefinito e che, quando segna, lo fa con qualità.

Alessio Romagnoli (Milan): torna al centro della difesa dei rossoneri e si conferma un pilastro affidabile da cui ripartire per il futuro.

Marco Crimi (Carpi): si conquista il rigore decisivo per il 2-1 sul Frosinone e sfiora anche la gioia personale. Ingresso decisivo.

 

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Foto da: pagina Facebook Us Città di Palermo

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