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Ciclismo su pista, Mondiali 2016: inseguimento da record per l’Italia. Azzurri in semifinale per l’oro

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Iniziano alla grande i Mondiali di ciclismo su pista per l’Italia. Nel velodromo olimpico di Londra parte forte la nostra nazionale, che, già nella prima gara, si rende protagonista di una performance strepitosa. Nell’inseguimento a squadre il quartetto di Marco Villa ha conquistato un eccezionale quarto posto, che vale la semifinale per l’oro con la Gran Bretagna.

Elia Viviani, Simone Consonni, Francesco Lamon e Liam Bertazzo hanno stampato il nuovo record italiano in 3’57”800, piazzandosi addirittura tra le prime quattro al mondo nella qualificazione. Meglio di loro solo la Gran Bretagna di Wiggins (eccezionale 3’55”664), l’Australia e la Nuova Zelanda. Domani la semifinale, contro Wiggo e compagni, poi successivamente la finale. Difficile puntare alle medaglie, l’obiettivo potrebbe essere una top-5.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Fabio Pizzuto

 

3 Commenti

1 Commento

  1. Andry84

    2 Marzo 2016 at 17:29

    Io intanto ho provato ad informarmi un pò in giro per la situazione keirin di Francesco Ceci e da quello che mi è stato detto i russi ad oggi sarebbero ambedue qualificati sia nella velocità che nel keirin, avendo mancato la qualificazione nel team sprint:Se così fosse le speranze di qualificare ceci sarebbero ridotte al lumicino in quanto dovrebbe andare a recuperare circa 25 punti su Dmitriev in questi mondiali.D’ altro canto leggo interviste di tecnici italiani che dicono che Ceci ha un buon vantaggio sul primo degli inseguitori(sarebbero quasi 60 punti sull’ azero) e quindi mi auguro abbiano ragione loro visto che sarebbe il minimo essere aggiornati almeno sui regolamenti.

    • ale sandro

      2 Marzo 2016 at 18:30

      Spero anche io abbiano ragione, evidentemente deve essere proprio così il regolamento , e cioè uno solo per prova per le nazioni non qualificate dal team sprint, come ti avevo accennato un mese fa e passa. Diversamente se i qualificati fossero entrambi, mi preoccuperei sulle capacità di tecnici e federazione di saper contare e interpretare i regolamenti. Sarebbe una figuraccia non da poco per loro , secondo me. E in ogni caso , sarebbe interessante che in telecronaca, in Rai, facessero un po’ di chiarezza spiegando la situazione.

  2. ale sandro

    2 Marzo 2016 at 15:59

    Nettamente superato il tempo del grande quartetto di ormai vent’anni fa, allora campione e primatista mondiale. E’ un anno che aspettavo questo risultato da parte degli azzurri, li ho sempre ritenuti in grado di scendere sotto i 4 minuti con questo “trenino” ,anche se non di oltre due secondi.
    Questo tempo (parziale rammarico), se fosse stato fatto o avvicinato in più occasioni ,avrebbe portato anche alla qualificazione olimpica. Ma serviva ,per ottenerlo evidentemente, un periodo di test ,allenamenti specifici e preparazione, come è stato fatto nell’ultimo anno. I risultati si sono visti.
    Sarà interessante vedere se ci si confermerà nei due turni successivi a questi livelli, anche senza uno tra Viviani e Consonni, impegnati in altre gare in questi due-tre giorni, schierando il forte giovane Ganna. A mio parere fondamentale anche la crescita ulteriore di Lamon.
    A prescindere dal risultato finale che si otterrà, ritengo questa prestazione di ottimo auspicio per il futuro. Dopo l’omnium di Viviani (e la regolarità delle azzurre dell’inseguimento tra le 8), è per me tra i risultati tecnici più importanti della pista italiana di tutto il quadriennio.

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