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Ciclismo su pista, Mondiali 2016: pazza corsa a punti, Viviani fuori dal podio

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Sembrava essere tutto apparecchiato per un magnifico successo o, almeno, per una medaglia praticamente certa, e invece… Elia Viviani è fuori dal podio nell’omnium al Mondiale di ciclismo su pista in corso di svolgimento al Velodromo olimpico di Londra. Un quarto posto che sa di delusione atroce, soprattutto per com’è maturato.

Cinque corse su sei praticamente spaziali da parte dell’azzurro, migliorato tantissimo anche nelle prove che fino ad un anno fa sembravano essergli ostiche. Tre terzi posti tra scratch, inseguimento e chilometro da fermo, il sesto nell’eliminazione, l’eccezionale vittoria nel giro lanciato ed infine la grande delusione nella corsa a punti, che doveva essere il punto di forza.

Il partire da favorito non ha aiutato Elia che spesso e volentieri è stato costretto ad inseguire più rivali. Fernando Gaviria, colombiano che partiva dalla seconda piazza, ha fatto il bello e cattivo tempo, dominando in lungo e in largo e andandosi a prendere un meritato successo. Dispiace però per le altre medaglie: il tedesco Roger Kluge e l’australiano Glenn O’Shea partivano da lontanissimo e, grazie a due giri conquistati, sono riusciti a guadagnare argento e bronzo. Dispiace ancor di più per l’ultima volata, vinta da Mark Cavendish (comunque solo sesto al termine): con la vittoria Viviani sarebbe stato podio certo.

Niente da fare: la classifica recita Gaviria, Kluge e O’Shea appaiati a quota 191 punti, ma divisi dai piazzamenti parziali, Viviani a 189, con solo due lunghezze di svantaggio dal successo.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: FB Elia Viviani

3 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    5 Marzo 2016 at 22:59

    Pensavo che il nuovo regolamento potesse addirittura agevolare i corridori che erano sempre stati forti nella corsa a punti come Viviani, ma credo che per l’azzurro sia diventata più una corrida che altro. Specialmente perchè coi miglioramenti che ha fatto nel chilometro e soprattutto nell’inseguimento ,essendo già forte in scratch, giro lanciato ed eliminazione, si trova spesso e volentieri in testa prima dell’ultima gara.
    Detto questo si è perso il titolo e non solo il podio di pochissimo, infatti come già detto , vincendo l’ultimo sprint Elia avrebbe vinto l’oro. E’ una bastonata bella grossa, però 9 punti guadagnati in tre volate, per uno come lui sono una miseria. E considerato il vantaggio che aveva credo sia il primo a rendersi conto dell’occasione sprecata. Gaviria impressionante , ma pure lui ha rischiato di non vincere l’oro e deve la cena come minimo a Cavendish. Kluge e O’Shea ,come del resto anche Hansen restano sempre degli avversari temibilissimi. E’ giusto gestirsi per il finale di gara, ma così Viviani ha esagerato. Lo scorso anno vinse il primo giro e poi subì la stoccata di Gaviria che si prese un giro di vantaggio se non ricordo male. Credo che da allora abbia avuto particolare timore degli attacchi in contropiede del colombiano.
    Spero che per Rio la gara di stasera gli serva da lezione. Di buono ci sarà che arriverà senza altri impegni come lo scratch e gli inseguimenti, che gli possono togliere qualche energia anche nervosa.

  2. Andry84

    5 Marzo 2016 at 22:29

    Se Viviani avesse vinto l’ ultimo sprint credo avrebbe vinto il titolo in quanto credo che a parità di punti vinca chi finisce l’ ultimo giro della corsa a punti per primo(Gaviria credo abbia battuto Kluge di 10 cm e altrettanti hanno fatto perdere l’ ultima volata a Viviani).Comunque anche l’ anno scorso andò alla stessa maniera con Gaviria attaccato a Viviani per tutta la corsa e O’ Shea e altri “liberi” di recuperare tantissimi punti grazie ai giri guadagnati, secondo me Elia dovrebbe sfruttare le sue doti di sprinter e partire subito forte e mettere punti in cascina quantomeno per difendersi dall’ eventuale ritorno di gente come Hansen, Kluge e O’ Shea che sono abilissimi a guadagnare il giro, poi se Gaviria gli sta a ruota e lo batte pazienza, bravo lui, ma almeno non ci sarà più il rischio di perdere le altre medaglie.

  3. ste86

    5 Marzo 2016 at 22:20

    Non ha più senso chiamare questa competizione omnium…con il nuovo sistema di punteggio (evidentemente pensato da qualche genio sotto gli effetti di qualche sostanza) la gara ha perso di credibilità, il corridore migliore, il più completo non viene premiato. Grazie!

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