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Ciclismo su pista, Mondiali 2016: sfuma il sogno bronzo per l’Italia dell’inseguimento maschile

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Conclusa la seconda giornata dei Mondiali 2016 di ciclismo su pista. A Londra sfuma il sogno della squadra italiana maschile di inseguimento di conquistare la medaglia di bronzo. Nonostante due sostituzioni, con Elia Viviani e Filippo Ganna che lasciano rifiatare Francesco Lamon e Michele Scartezzini, gli azzurri, con Simone Consonni e Liam Bertazzo che completano il quartetto, cedono dinanzi ad una stratosferica Danimarca. Gli scandinavi terminano i 4 km di gara con l’ottimi tempo di 3’55”936, con oltre 2 secondi di margine sul team italiano (3’58”262). Resta comunque il gran primato italiano messo a segno ieri, in regime di qualificazione, a testimonianza dell’ottimo stato di forma del team tricolore.

Medaglia d’oro che va all’Australia. I “Canguri” (Welsford, Hepburn, Scotson C, Scotson M) provocano un enorme dispiacere ai fan di casa, relegando la Gran Bretagna ad un argento che ha un sapore amaro, in primis per l’asso Bradley Wiggins. 3’52”727 il tempo che regala l’oro agli oceanici.

Seconda medaglia d’oro nell’arco di 24 ore per la Germania. Kristina Vogel ha infatti trionfato nella Keirin femminile, aggiudicandosi lo sprint ai danni dell’australiana Anna Meares. Bronzo per la britannica Rebecca James.

Infine, per quanto riguarda la finale della specialità Scratch femminile, oro per la padrona di casa Laura Trott, argento per la veterana olandese Kirsten Wild, bronzo per la canadese Stephanie Roorda. Soltanto 14° posto per l’azzurra Maria Giulia Confalonieri.

Foto: Fabio Pizzuro

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