Artistica
Ginnastica, American Cup 2016 – Spettacolo a Newark: tutte le ginnaste ai raggi X. Douglas favorita, sogno Ferlito e…
Sabato 5 marzo si disputerà a Newark (USA) l’attesissima American Cup, una delle gare più prestigiose dell’interno circuito della Polvere di Magnesio e valida come prima prova della Coppa del Mondo 2016 di ginnastica artistica.
L’evento si presenta stellare e spettacolare visto il parterre di assoluto livello infarcito da alcune delle migliori atlete del panorama ginnico. Conosciamo meglio le ragazze partecipanti, analizziamoli ai raggi X.
Clicca sulle pagine che vedi in fondo all’articolo per conoscere una a una le ginnaste con i loro punti di forza, obiettivi, palmares, stato di forma e tanto altro ancora.
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GABBY DOUGLAS (USA)
Lo Scoiattolo Volante torna sul grande palcoscenico dell’American Cup quattro anni dopo il suo debutto da senior al Madion Squadre Garden. Nel 2012 Gabby disputò la sua prima gara tra le grande proprio nell’appuntamento più prestigioso dell’intero circuito, vincendo a sorpresa davanti a Jordyn Wieber che era Campionessa del Mondo in carica.
Non era ufficialmente in gara ma fu lei a ottenere il punteggio più alto e a presentarsi all’Universo della Polvere di Magnesio cinque mesi prima dell’apoteosi di Londra dove si laureò Campionessa Olimpica nel concorso generale individuale).
La Douglas è la prima statunitense a iniziare la stagione agonistica 2016 insieme a Maggie Nichols con cui ha vinto l’oro a squadre agli ultimi Mondiali. Proprio a Glasgow la Venere Nera dell’artistica ha realizzato un’autentica impresa: salire su un podio mondiale nel concorso generale dopo aver annunciato il ritiro, conquistando una meravigliosa medaglia d’argento alle spalle di sua maestà Simone Biles.
Nel 2015 l’abbiamo ammirata al Trofeo di Jesolo dove è tornata in gara dopo tre anni d’assenza, poi ha ben figurato nelle competizioni nazionali estive guadagnandosi così una meritata convocazione per la rassegna iridata. A questa American Cup potrà deliziare il proprio pubblico e dovrà far capire di puntare con convinzione alle Olimpiadi di Rio, realizzando così quel back-to-back mai riuscito a nessuna ginnasta statunitense.
Attese le sue parallele, il suo corpo libero scatenato scalderà il pubblico, trave e volteggio (con cui inizierà la gara) saranno due importanti crocevia. Super favorita per il successo finale ma attenzione a non sottovalutare Maggie Nichols. Questa è la competizione dei record di Simone Biles (il primo over 62 in un all-around e l’over 16 al corpo libero con nuovo codice dei punteggi), numeri che difficilmente verranno spezzati in questa occasione.
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MAGGIE NICHOLS (USA)
Un concentrato di eleganza e molta tecnica, tenacia e caparbietà, spesso sottovalutata nel circuito ma definitivamente esplosa nella passata stagione quando fu assoluta protagonista ai Mondiali di Glasgow: parte attiva nell’oro ottenuto dalla squadra, fu meravigliosa nella Finale di Specialità al corpo libero dove conquistò una meritatissima medaglia di bronzo alla faccia di chi credeva poco in lei.
Quando entra in pedana si trasforma ed è in grado di sbalordire tutti gli appassionati con delle difficoltà davvero importanti e un’esecuzione molto nitida e ammirevole.
È già avvezza al circuito di Coppa del Mondo: si mise al collo la medaglia di bronzo nella tappa di Tokyo 2014, la gara vinta da Vanessa Ferrari. Giovanissima classe 1997, non manca assolutamente di esperienza e vuole cogliere una nuova occasione in una gara così prestigiosa e sentita nel suo Paese.
L’Italia la conosce benissimo: l’abbiamo vista per ben tre volte consecutive al Trofeo di Jesolo (2013-2015), sempre brillando con la sua Nazionale. Non è solo una specialista del quadrato ma è un’ottima all-arounder, come dimostra l’argento vinto ai Campionati Nazionali 2015 alle spalle del fenomeno Simone Biles. Avrebbe meritato di essere schierata su tutti gli attrezzi anche al Mondiale ma Martha Karolyi scelse di tutelare Gabby Douglas e Aly Raisman. Le sue doti nel giro completo rendono comunque meno scontata la gara: la Campionessa Olimpica non avrà vita facile…
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CARLOTTA FERLITO (Italia)
Il sogno americano si ripete per Carlotta Ferlito che ritorna oltreoceano per la seconda volta nella sua carriera agonistica. L’Italia si farà rappresentare dalla siciliana, a livello mediatico una delle ginnaste più riconosciute in tutto il circuito e che proverà a mettersi in mostra per l’ennesima volta con la propria ginnastica.
Due anni fa la 21enne fu protagonista di una gara difficile, conclusa all’ottavo posto a causa di una caduta alla trave e di un’uscita di pedana ma anche (e soprattutto) a causa di problemi fisici che sarebbero poi esplosi nei mesi successivi. Ci mise circa sei mesi prima di recuperare e di ritornare alle gare a pieno regime. Da quel momento non si è più fermata, rendendosi protagonista di un eccezionale 2015 culminato con le ottime prestazioni dei Mondiali di Glasgow.
Carlotta è una delle poche ginnaste internazionali ad essersi già esibite in questo 2016 che porta alle Olimpiadi (lei va a caccia della seconda personale dopo quella di Londra). Nella prima tappa di Serie A in quel di Rimini è stata protagonista di una gara assolutamente positiva, ma ora a Newark servirà alzare ulteriormente l’asticella senza dimenticare che l’azzurra sta studiando anche dei nuovi elementi per incrementare i propri valori di partenza. Chissà che anzi non ci sia già qualche sorpresa sul palcoscenico più importante.
Super specialista alla trave (speriamo che spari uno dei suoi migliori esercizi davanti agli occhi del complesso pubblico americano), riparte comunque dal convincente 12esimo posto nell’all-around di Glasgow. Un risultato estremamente positivo e convincente. La forma non sarà ancora (e giustamente) quella del momento più importante dell’anno ma l’obiettivo è quello di ben figurare. Può giocarsela con Black, Murakami e Tinkler (?) per un traguardo prestigiosissimo. L’Italia l’anno scorso conquistò la medaglia di bronzo con Erika Fasana: quest’anno riuscirà una nuova impresa?
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ELSABETH BLACK (Canada)
Dopo il ritiro della Moors è diventata a tutti gli effetti la capitana del Canada e ha alzato radicalmente il proprio livello tecnico, diventando così una delle veterane più apprezzate del circuito.
Ha partecipato all’American Cup della passata edizione (è l’unica dell’intero parterre), concludendo al quinto posto. Vanta delle importanti esperienze in Coppa del Mondo, come testimonia il secondo posto ottenuto al Grand Prix di Glasgow 2014 alle spalle di Larisa Iordache.
Anch’ella, al pari di Carlotta Ferlito, ha già debuttato in questa stagione: agli Elite Canada ha fatto incetta di medaglie (argenti a volteggio, trave e corpo libero; bronzo nell’all-around). A Glasgow ha trascinato la sua Nazionale a uno strepitoso quinto posto ma è stata anche capace di concludere il concorso generale individuale in un’ottima settima posizione, oltre ad aver disputato la Finale di Specialità alla trave. L’anno scorso l’abbiamo potuta ammirare anche al Trofeo di Jesolo.
Molto precisa e solida, sempre sul pezzo e in grado di disputare gare di tutta sostanza. Alle sua spalle anche l’Olimpiade di Londra 2012 dove ha raggiunto la finale al volteggio. Proprio tra tavola, trave e corpo libero sa destreggiarsi al meglio ma fa della poliedricità la sua arma vincente. Tra le favorite per il podio alle spalle delle americane, dovrebbe duellare con Ferlito, Murakami e Tinkler.
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MAI MURAKAMI (Giappone)
La 19enne è ormai uno dei pilastri della Nazionale nipponica di cui ha vestito il body in occasione degli ultimi tre Mondiali. A Glasgow è stata assoluta protagonista della qualificazione alle Olimpiadi 2016 e personalmente ha sfoderato una prestazione magistrale nel concorso generale individuale, culminata con il sesto posto. Sempre nella rassegna iridata è indimenticabile il quarto posto al corpo libero ottenuto nel 2013. Ha già gareggiato in Coppa del Mondo (quinta al Grand Prix di Glasgow nel 2014).
La sua ginnastica è un misto di pragmatismo e di difficoltà ben strutturate che ne accrescono il valore. Temibile per la sua costanza di rendimento, è cresciuta in maniera importante e i risultati di fine 2015 la candidano come una delle favorite per il podio insieme a Black, Ferlito, Tinkler.
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AMY TINKLER (Gran Bretagna)
Senior dal 2015, subito membro della squadra britannica che ha poi conquistato una leggendaria medaglia di bronzo ai Mondiali casalinghi. La britannica, al suo primo anno tra le senior, è stata capace di concludere al quarto posto la Finale al corpo libero degli Europei e soprattutto si è laureata Campionessa Nazionale nel concorso generale surclassando avversarie ben più rodate ed esperte.
Ha disputato anche l’all-around dell’ultima rassegna iridata, concluso al 23esimo posto, ed è alla sua prima grande uscita internazionale da individualista. Potrebbe risentire dalla pressione del momento senza il supporto delle compagne di squadra ma ha più volto dimostrato di avere tutte le carte in regola per ben figurare in grandi contesti, forte di un eccellente esercizio al quadrato ma è anche molto capace sugli altri attrezzi.
Amy Tinkler ha sicuramente infiniti margini di miglioramento e la stagione potrebbe riservarle la convocazione alle Olimpiadi. All’American Cup potrebbe stupire tutti nel giro completo (ne sarebbe capace), potrebbe lottare per un piazzamento di vertice.
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TISHA VOLLEMAN (Paesi Bassi)
Una delle storiche ragazze capace di condurre l’Olanda a sorpresa tra le migliori otto Nazionali del Mondo, strappando una leggendaria qualificazione alle Olimpiadi che mancava dal 1976. Classe 1999, il suo miglior attrezzo è il corpo libero, nel concorso generale non ha mai brillato particolarmente ma è davvero giovanissima. American Cup per fare esperienza.
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LORRANE OLIVEIRA (Brasile)
Il Brasile, nono agli ultimi Mondiali, può schierare una ginnasta in virtù della rinuncia della Cina. Le verdeoro sono in preparazione per il Test Event e spediscono all’American Cup la loro Campionessa Nazionale all-around, 17enne pilastro della formazione sudamericana che ha già iniziato la propria stagione allo Houston Invitational. Valida su tutti gli attrezzi, come testimonia il 23esimo posto degli ultimi Mondiali, proverà a sfoderare una grande prestazione.
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TABEA ALT (Germania)
È diventata senior il 1° gennaio 2016 e ora è attesa da un debutto di fuoco: la sua prima gara tra le grandi sarà una delle più importanti dell’intero circuito. L’emozione sarà a mille per questa promettente tedesca che abbiamo apprezzato più volte tra le under 16 tra Europei 2014 ed EYOF 2015 dove è stata settima nel concorso generale. Tabea Alt farà sicuro di questa importantissima uscita internazionale, farà esperienza e proverà a mettere un mattoncino verso il sogno olimpico (la Germania deve ancora qualificarsi). Ricordiamo che la formazione teutonica può schierare una ginnasta a Newark in virtù della rinuncia della Russia.
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