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Ginnastica, American Cup e Serie A – Che Italia esce da Newark e Ancona? Chi ha convinto di più?

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L’Italia nel weekend è stata impegnata su vari fronti nell’Universo della ginnastica. Tra la Serie A e l’American Cup praticamente tutta la nostra Nazionale è scesa in pedana per quella che, per la quasi totalità delle atlete, è stata la seconda gara stagionale. Analizziamo più da vicino che Italia esce dal fine settimana.

 

Partiamo da Carlotta Ferlito che ha entusiasmato a Newark, disputando un’egregia American Cup. In uno dei contesti più caldi e prestigiosi del circuito, la siciliana si è resa protagonista di un’eccellente seconda metà di gara, incantando il pubblico presente tra trave e corpo libero. La sua musica scatenata ha coinvolto ed emozionato, l’esecuzione alla trave è stata davvero precisa e pulita, confermando l’ottimo stato di forma della 21enne.

Carlotta ha realizzato i terzi punteggi di giornata sui suoi due attrezzi migliori, solo alle spalle di Douglas e Nichols. Nella tana delle americane ha risposto al meglio, non solo tecnicamente ma anche per il modo in cui si è riscattata dalla caduta alle parallele con cui poteva aver compromesso la propria giornata. Un errore arrivato in uscita, quando il più sembrava essere stato fatto con convinzione.

Il quinto posto finale va accolto positivamente, con un filo di rabbia perché senza l’imprecisione sugli staggi e il passo in avanti al volteggio si sarebbe addirittura potuto raccogliere di più. Dopo la buona gara di Rimini, la Ferlito sembra in gran palla e sulla strada giusta per vestire il body azzurro alle Olimpiadi.

 

Ad Ancona, invece, si è svolta la seconda tappa di Serie A. Sono due le notizie più importanti e positive in ottica Nazionale. Elisa Meneghini ha eseguito il teso avvitato alla trave, difficoltà G che innalza il suo D Score a 6.2, prima italiana a portare in gara quell’elemento. Al netto della caduta sulla ribaltata, sempre sul suo attrezzo preferito, la comasca ha condotto una gara meravigliosa, culminata in un libero finale di gran classe e con un bel avvitamento e mezzo al volteggio.

L’importante ora è che Elisa perfezioni ulteriormente l’esecuzione del suo esercizio alla trave, mantenendo costante il rendimento anche nei restanti tre attrezzi. Brava ad aver incrementato il proprio valore, ora servirà un po’ di costanza per proseguire nella strada che porta a Rio.

Molto bene il rientro in gara di Erika Fasana, dopo i problemi alla tibia del 2015 e l’infortunio al gomito maturato nella Finale a squadre dei Mondiali di Glasgow. La comasca è salita solo sulle parallele, in recupero dai problemi e con il mirino puntato dritto sulle Olimpiade. Un rientro graduale e positivo, un esercizio semplificato sugli staggi (5.7) ma che comunque le ha regalato un buon 14.200.

 

Ormai non fa più notizia il super doppio avvitamento di Sofia Busato: 15.500 per la fresca senior, ormai pienamente in corsa per il body azzurro che conta e che speriamo recuperi nel miglior modo la forma fisica, potendo salire così anche su tutti gli attrezzi.

Tea Ugrin esce alla grande dal sabato di gara. La giuliana, che a Rimini si era dovuta limitare a causa di qualche problema fisico, è salita su tutti gli attrezzi e si è messa positivamente in mostra soprattutto tra trave e parallele. Prestazione continua e molto concreta, riprende il passo che le si chiedeva dopo l’ottimo Mondiale.

Vanessa Ferrari era assente ad Ancona, in recupero dal fastidio al tendine che ha richiesto una particolare terapia per evitare l’operazione. La Campionessa del Mondo 2006 coltiva il sogno olimpico, prosegue nel suo lavoro di recupero e speriamo di rivederla al più presto in gara.

 

Enus Mariani porta degli accorgimenti in gara, purtroppo cade dalle amate parallele ma la strada perseguita sembra essere quella corretta, ottimo il carisma con cui ha immediato riparato all’errore brillando sugli altri attrezzi. Piccole sbavature per Martina Rizzelli sulle parallele, prosegue il recupero dall’operazione di fine 2015 per un’altra ginnasta molto importante per la nostra Nazionale. Novità tecniche per Lara Mori che meritano di essere evidenziate, prova di carattere anche per Giorgia Campana. 

 

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(foto Alessia Lunghi)

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