Artistica
Ginnastica, Coppa del Mondo – Le pagelle di Glasgow: Skinner sbaraglia, brava Mariani, Seitz concretizza
Ieri pomeriggio si è disputato a Glasgow (Gran Bretagna) il tradizionale Gran Prix, seconda tappa della Coppa del Mondo 2016 di ginnastica artistica.
Di seguito le nostre consuete pagelle. Come sempre voti e giudizi si riferiscono esclusivamente alla gara nello specifico.
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MYKAYLA SKINNER: 9. La vittoria è arrivata, scontatissima e ampiamente prevedibile quindi il voto molto alto è inevitabile. La statunitense rispetta ampiamente il pronostico e domina la gara, infliggendo distacchi pesanti alle avversarie.
Un livello tecnico superiore, soprattutto grazie a delle difficoltà davvero importanti e rilevanti. I D Score parlano in suo favore. Un programma davvero di qualità superiore che però non è ancora eseguito nel migliore dei modi. Diverse le sbavature tra trave e corpo libero che hanno creato qualche punto di domanda sulla performance di una Skinner comunque brava a portare a casa la tappa con un 56.999 interessante.
Non la miglior MyKayla che abbiamo visto negli ultimi anni, questo è evidente. Soprattutto al corpo libero dove una coreografia e delle diagonali stellari non sono state perfettamente eseguite. A differenza del bellissimo Amanar con cui ha indirizzato la gara in maniera definitiva. Prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, seconda medaglia dopo l’argento dell’American Cup 2014, appuntamento a settimana prossima col Trofeo di Jesolo.
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ENUS MARIANI: 7. Una gara pulita e di grande sostanza per la 18enne alla sua prima grande uscita internazionale da senior. Un debutto non facile in Coppa del Mondo, in un contesto di rilievo in cui non era facile emergere. Confeziona quattro esercizi di buona fattura, non commento importanti errori e anzi recriminando qualcosa sul punteggio alle parallele.
Sugli staggi la brianzola ha condotto una bella prova, ottime difficoltà (5.8) e brava nell’esecuzione ad eccezione di un passo in uscita. È sembrato un po’ stretto il 13.666 finale. Non era poi facile emergere con l’avvitamento al volteggio (13.933), al corpo libero si è espressa bene su una base musicale che sembra calzarle a pennello.
Il quinto posto finale, a tre decimi della quarta piazza di Asuka Teramoto, può ritenersi più che soddisfacente, in linea con le aspettative della vigilia. Fa comodo all’Italia in ottica Coppa del Mondo per Nazioni: ora la nostra squadra è quinta, Elisa Meneghini proverà a scalare la classifica settimana prossima quando a Stoccarda si disputerà la Deutscher Pokal.
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ELISABETH SEITZ: 8. Tutto si racchiude in un grandioso esercizio alle parallele dove la tedesca dimostra di essere super specialista: nota di partenza da star (6.2), si invola verso il 14.800 complessivo con cui fa un balzo in avanti importante verso il secondo posto. La caduta di Claudia Fragapane la aiuta in maniera importante, amministra tra trave e corpo libero, conquistando così una preziosa medaglia d’argento, la seconda al Gran Prix di Glasgow dopo quella del 2012.
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CLAUDIA FRAGAPANE: 8. La rimonta di rabbia, di carattere e di grande tecnica merita il voto molto alto. La britannica cade alle parallele ma non demorde e crede di poter salire sul podio davanti al proprio pubblico. Non deluderà la folla dell’Emirates Arena venuta ad applaudirla dopo il bronzo a squadre conquistato ai Mondiali qualche mese fa.
La ragazza di origini italiane fa gara su Asuka Teramoto, sfodera un corpo libero micidiale infarcito di difficoltà, risale la classifica e ottiene la prima medaglia in una tappa di Coppa del Mondo. La Gran Bretagna porta a casa anche punti pesanti per la classifica del torneo per Nazioni.
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ASUKA TERAMOTO: 6,5. Era lecito aspettarsi qualcosina in più da una polivalente del suo livello, più volte nelle posizioni di vertice di gare di primissimo piano (tra cui anche i Mondiali). La giapponese non convince completamente, manca il picco importante ed è rimasta in corsa per il podio a causa dell’importante errore di Fragapane. Chiude al quarto posto con solo tre decimi di vantaggio su Enus Mariani.
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VERA VAN POL: 5. Due cadute a trave e parallele, una gara sottotono per la veterana olandese che conclude all’ultimo posto distaccata da tutte le avversarie.
MADISON COPIAK: 6. Meglio del previsto per questa semi-sconosciuta canadese, alla prima uscita internazionale di rilievo se si escludono i PanAm.
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