Artistica
Ginnastica, Coppa del Mondo – Le pagelle di Stoccarda: Meneghini, troppe cadute! Scheder firma l’impresa, Hundley si inchina
Ieri pomeriggio si è disputata la Deutscher Pokal, ultima tappa della Coppa del Mondo 2016 di ginnastica artistica. Di seguito le pagelle della gara di Stoccarda (Germania). Come sempre i voti si riferiscono alla prestazione nello specifico. Per leggere i giudizi dati a ogni singola ginnasta vi basterà cliccare sulle varie pagine.
SOPHIE SCHEDER: 9. Serve un super regalo alla gremita Porsche Arena. La tedesca sovverte tutte le logiche dei pronostici e si impone in Coppa del Mondo. Un successo sbalorditivo e sorprendente, il punto più alto della sua giovane carriera, conquistato grazie a delle parallele davvero stellari: 15.033 esorbitante per far volare tutta la Germania, salita addirittura al secondo posto della classifica per Nazioni. Bravissima soprattutto a rimanere sempre incollata alla gara, difendendosi a trave e corpo libero dopo il colpo da maestro piazzato sugli staggi.
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ELISA MENEGHINI: 4. La classica giornata no in cui tutto va davvero storto, non gira nulla e va tutto nel verso sbagliato. Gli errori sono davvero troppi per un’atleta del suo livello, soprattutto in un contesto internazionale dove anche la minima sbavatura rischia di essere pagata a caro prezzo.
A parziale scusante il fatto che è dovuta arrivare a Stoccarda in macchina causa sciopero degli aerei ma purtroppo non abbiamo potuto vedere la Meneghini che conosciamo. Caduta sull’avvitamento e mezzo al volteggio, grave imprecisione sulla Kippe alle parallele, due cadute alla trave (ancora dal teso avvitato, al difficoltà G che aveva eseguito ad Ancona, e dal doppio giro).
Tre routine da dimenticare al più presto per rilanciarsi il più rapidamente possibile. Brava a riscattarsi parzialmente al corpo libero: da qui bisogna ripartire con più convinzione.
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AMELIA HUNDLEY: 7. Una statunitense che arriva solo terza in una gara internazionale, sconfitta da una tedesca e da una canadese… La notizia è grossa anche se Amelia non è uno dei migliori elementi dello squadrone stelle e strisce che ha spedito tutte le sue big a Jesolo. Si sapeva che la vittoria era tutt’altro che scontata, si prospettava un duello con Seda Tutkhalyan e invece è stata sconfitta da Scheder e Onyshko.
Gli USA conquistano comunque la Coppa per Nazioni, ma la Hundley non ha convinto nel giro completo, stampando un bellissimo volteggio (14.933), commettendo un fatale errore alle parallele (13.266) e non riuscendo a rimontare tra trave e corpo libero (14.300 e 14.000).
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ISABELA ONYSHKO: 8. Un argento che pesa per una delle veterane del Canada. Quattro routine lineari e di gran sostanza per un risultato di prestigio, a quattro decimi dalla Scheder ma soprattutto ha battuto una statunitense. Conoscendo la rivalità sarà festa grande…
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SEDA TUTKHALYAN: 6. Trave stellare da 14.800, ma per il resto tanta difficoltà per la Campionessa Olimpica Giovanile che non è riuscita a esprimere tutto il suo potenziale. Paga dei gravi errori tra volteggio e corpo libero che le hanno impedito di andare oltre il quarto posto finale.
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REBECCA TUNNEY: 5. Insufficienza per quanto visto in pedana dove purtroppo sono arrivate cadute ed errori a trave e corpo libero. Dovremmo però essere più indulgenti nei confronti della britannica che rientrava da un infortunio e dopo quasi due anni fuori dai grandi palcoscenici.
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PAULINE SCHAEFER e CELINE VAN GERNER: 6. Una gara nella norma per la tedesca e l’olandese che si difendono bene e portano a casa quinto e sesto posto. Ci si aspettava qualcosa in più dalla trave di Pauline, bronzo iridato in carica ma che ha salvato una caduta poggiando la mano sul legno.
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