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Ginnastica, Trofeo di Jesolo – Che Italia esce dalla laguna? Nazionale “sperimentale”, paura Ferlito, ok Mariani e Ugrin: passo verso le Olimpiadi

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Nel weekend il PalaArrex ha disputato uno spettacolare Trofeo di Jesolo. La nona edizione della Classicissima è stata di qualità eccelsa, capace di riempire il palazzetto in ogni ordini di posto per l’attesissima gara del sabato, il Quadrangolare di prestigio tra USA, Italia, Brasile e Francia.

Come esce la nostra Nazionale dall’appuntamento in laguna? A poco più di due mesi dagli Europei e soprattutto a quattro dalle Olimpiadi di Rio è il momento per tracciare un bilancio.

 

Brividi per Carlotta Ferlito durante la Finale di Specialità alla trave. Brutta caduta in uscita dall’attrezzo e botta pesante al collo/testo, con un lungo pianto di dolore che ha mandato in angoscia tutto il PalaArrex. Per precauzione è stata portata in ospedale a Portogruaro, la tac a cui è stata sottoposta ha dato esito negativo e ora senza solo un leggero dolore alla caviglia.

Il peggio sembra essere scongiurato per la 20enne che ha sicuramente subito uno shock momentaneo importante. Non dovrebbe avere grossi problemi a recuperare in vista dei prossimi appuntamenti e a proseguire nella rincorsa verso le Olimpiadi. Speriamo che si rimetta presto e di vederla abile e arruolata nel più breve tempo possibile.

Un vero peccato perché l’esercizio era stato di ottima fattura ed eseguito egregiamente, proprio come era stata positiva la gara di sabato con quattro esercizi convincenti e concreti: a partire dall’avvitamento e mezzo al volteggio ormai sempre più preciso, ha trovato anche convinzione alle parallele, alla trave non ha esibito tutte le difficoltà come invece fatto in American Cup ma l’esercizio è stato pregevole, sempre da applausi la prova al corpo libero.

 

La nostra Nazionale era in formato sperimentale, come dichiarato dal DT Enrico Casella. L’Italia deve ancora scontare le assenze di Vanessa Ferrari, Erika Fasana, Martina Rizzelli, Sofia Busato (il loro recupero da infortuni e problemi fisici prosegue per strade diverse) e per questo appuntamento ha dovuto fare a meno anche di Elisa Meneghini, protagonista purtroppo di una gara opaca in Coppa del Mondo a Stoccarda, oltre a Lara Mori rimasta a casa.

Già detto di Carlotta Ferlito, erano dunque solo altre due le ragazze impegnate a Jesolo e che quest’autunno erano state capaci di conquistare la qualificazione a Rio 2016 attraverso i Mondiali: Tea Ugrin (titolare a Glasgow) ed Enus Mariani (disputò la finale a squadre iridata).

 

Nella giornata di sabato entrambe sono risultate le seconde azzurre nell’all-around (a pari merito), con Enus che ha lasciato il segno alla trave (miglior punteggio italiano, 14.150) e che nonostante un’evitabile caduta iniziale alle parallele ha comunque eseguito un ottimo esercizio, in linea con il suo livello. Per la brianzola quattro giorni gara in solo due settimane: chiuso un tour de force con prova di efficienza.

Tea è stata concreta nel giro completo, sporcando poco le sue prove con la sua consueta eleganza. Un buon sabato, purtroppo sporcato dalla caduta alle parallele nella giornata di domenica quando era rientrata in Finale per la rinuncia delle francesi.

Il nostro sestetto era completato dalla veterana Giorgia Campana, olimpica a Londra 2012 e che prova a rimanere in corsa per Rio, da Desiree Carofiglio che ha bagnato il proprio esordio tra le seniores purtroppo con due cadute nella gara di sabato, e da Alessia Leolini che ha ben figurato anche durante la finale al volteggio.

 

Ora l’Italia si godrà un mini riposo nel weekend di Pasqua, poi subito occhi puntati sulla storica tappa di Serie A al PalaLottomatica di Roma. Un appuntamento storico e un sold out quasi sicuro, possibile un piccolo rientro di Ferrari con altre novità tra le ragazze che stanno recuperando.

Due settimane dopo Lara Mori e Tea Ugrin voleranno a Rio per il Test Event, poi a maggio l’assegnazione dello scudetto a Torino. A inizio giugno gli Europei a Berna.

 

(foto Giorgia Urbani)

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