I rifugiati a Rio 2016: confermato il team olimpico Roa
Il Cio ha annunciato nella giornata di ieri che alle Olimpiadi di Rio 2016 gareggerà anche un team composto da rifugiati. Il presidente Thomas Bach, che aveva aperto a tale possibilità lo scorso ottobre, l’ha confermata aggiungendo alcuni particolari interessanti sull’iniziativa, che assume un peso specifico ancor più importante in questo difficile periodo storico.
Sono già stati selezionati 43 atleti: le candidature sono chiuse a meno di circostanze eccezionali valutare direttamente da Bach. Alla fine, dopo le selezioni, in Brasile volerà un numero compreso tra cinque e dieci, iscritto sotto la bandiera a Cinque Cerchi e con l’inno olimpico in caso di medaglie. Nella cerimonia d’apertura il Roa (Refugee Olympic Athlets) sfilerà prima del Brasile padrone di casa.
Tutte le divise saranno fornite dal Cio, così come l’Olympic Solidarity coprirà le spese di viaggio e gli atleti alloggeranno nel villaggio olimpico insieme a tutti gli altri partecipanti al grande evento dell’estate. Anche la Wada, l’agenzia antidoping, tratterà il Roa come un qualsiasi altro stato presente alle Olimpiadi.
“Accogliendo un team di rifugiati alle Olimpiadi di Rio 2016 – ha detto Bach – vogliamo mandare un messaggio di speranza a tutti i rifugiati del mondo. Sono i benvenuti sotto la bandiera olimpica“.
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francesco.caligaris@oasport.it