Judo
Judo, l’Italia guarda già a Tokyo 2020 con i suoi giovani. Quale sarà la nazionale azzurra?
Le qualificazioni olimpiche per Rio 2016 non sono ancora terminate, ma quest’oggi vogliamo proiettarci in un futuro ancora lontano per il judo azzurro: quello dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Mentre si delinea la situazione dei pass per i Giochi brasiliani, infatti, gli appassionati sanno anche che il vivaio del judo italiano ha prodotto negli ultimi anni atleti più che mai promettenti, già vincenti a livello giovanile ed in alcuni casi convincenti tra i senior. Alcuni dei judoka che nomineremo, tra l’altro, sono già in piena corsa per Rio 2016, ma il quadriennio che verrà potrebbe essere quello della definitiva esplosione di questi talenti. Proviamo, dunque, ad immaginare una possibile squadra azzurra a Tokyo 2020, pur sapendo di dover escludere altri aspiranti di rango.
60 KG – ELIOS MANZI
Il siciliano, che tra qualche settimana compirà vent’anni, ha vinto tutto nella categoria cadetti, ma è poi stato fermato da un paio di infortuni che ne hanno rallentato la corsa. Manzi, però, non si è perso d’animo, ed è tornato vincendo il titolo nazionale assoluto, per poi vincere l’argento all’European Open di Sofia ed offrire una convincente prestazione sin dal suo primo Grand Prix, a Düsseldorf – il tutto praticamente saltando a piè pari la categoria junior. Quello di Manzi è un talento cristallino che si è espresso sin da giovanissimo, e che ancora nessuno può dire fin dove potrà arrivare.
66 KG – FABIO BASILE
Il campione europeo Under 23 vanta già un titolo nazionale assoluto, conquistato nel 2014, mentre a livello internazionale ha conquistato il bronzo dell’European Open di Glasgow e dei piazzamenti prestigiosi al Grand Prix di Jeju (quinto) ed al Grand Slam di Parigi (settimo). Anche se Fabio non è il tipo da arrendersi facilmente, possiamo immaginare che strappare il pass olimpico per Rio al posto di Elio Verde sarà una sorta di mission impossible, ma ha certamente già dimostrato di essere destinato a diventare uno dei punti di riferimento della nazionale per i prossimi anni.
73 KG – ENRICO PARLATI
Campione italiano in carica della categoria, Parlati non è un judoka appariscente o un personaggio da riflettori, ma ha imparato in questi anni a lavorare nell’ombra anche quando il momento non sembrava essere favorevole. Settimo agli Europei del 2014, il napoletano ha riconquistato un ruolo da protagonista sul finire del 2015, con il bronzo all’African Open di Port Louis ed il settimo posto al Grand Prix di Qingdao. In una categoria sempre molto combattuta in Italia, l’uomo per Tokyo potrebbe essere lui.
81 KG – ANTONIO ESPOSITO
Fantajudo – ma non troppo. Con il vuoto che inevitabilmente lascerà Antonio Ciano in questa categoria, Esposito potrebbe ben pensare di fare il salto dai 73 kg e diventare il leader nazionale degli 81 kg. Una scelta non casuale, visto che il napoletano, campione europeo U23 nel 2014, ha già vinto il titolo italiano assoluto proprio in questa divisione di peso. Settimo al Grand Slam di Parigi 2014 ed al recente Grand Prix di Düsseldorf, Esposito eviterebbe così anche di pestarsi i piedi con Parlati, l’altro prodotto della Nippon Napoli.
90 KG – NICHOLAS MUNGAI
Il ventiduenne Mungai è forse uno dei giovani judoka meno chiacchierati a livello nazionale, ma potrebbe rappresentare un buon prospetto in questa categoria, sempre che Walter Facente non decida di andare avanti per altri quattro anni. Terzo agli ultimi Europei U23, Mungai vanta diverse medaglie nei tornei dell’European Cup, anche se gli manca ancora il podio in una competizione del circuito mondiale.
100 KG – DOMENICO DI GUIDA
Tra i judoka del settore maschile che abbiamo menzionato, Di Guida è l’unico che ha già saldamente un posto come leader nazionale della propria categoria di peso. Il ventitreenne campano è anche quello più vicino alla qualificazione per Rio 2016: in carriera vanta numerosi successi a livello giovanile ed ha già acquisito un’ottima esperienza a livello senior, compresa una medaglia all’European Open di Lisbona 2014.
+100 KG – ANDRÉS FELIPE MORENO
Terzo negli ultimi due Campionati Italiani assoluti, questo judoka di origine colombiana classe 1996 sembrerebbe essere il miglior prospetto italiano nella massima categoria di peso, dove l’Italia storicamente ha spesso fatto fatica.
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48 KG – ROMINA PASSA
Due titoli nazionali senior a vent’anni non possono essere un caso: Romina Passa sembra oggi il miglior prospetto azzurro per la categoria minima di peso, anche se non mancano le incognite. Prima di tutto, si attende una conferma in ambito internazionale, senza dimenticare la difficoltà che le atlete possono avere nel tenere il peso di questa categoria. Per ora, comunque, Passa parte in vantaggio sulle rivali.
52 KG – ODETTE GIUFFRIDA
La romana – salvo imprevedibili disavventure – sarà a Rio 2016, e non per il motto “l’importante è partecipare”. Già in Brasile, Giuffrida sarà una delle poche carte azzurre da medaglia nel judo. L’atleta classe 1994 ha già vinto tanto sia nelle categorie giovanili che tra i senior, e crediamo che nei prossimi anni non potrà far altro che migliorare ancora. Anche a Tokyo, sarà una delle atlete di punta della nazionale.
57 KG – MARIA CENTRACCHIO
Odette Giuffrida a parte, la molisana è la giovane che ha maggiormente convinto nei tornei senior disputati. In una categoria dall’eredità “pesante”, visti i fasti precedenti con Giulia Quintavalle, Centracchio potrà dire la sua come ha fatto quando ha conquistato l’oro all’African Open di Casablanca nella passata stagione, senza dimenticare il più recente bronzo all’European Open di Sofia.
63 KG – EDWIGE GWEND
Non si tratta di un errore. Edwige Gwend è ad oggi la miglior judoka italiana in assoluto tra le quattordici categorie maschili e femminili, ed a Tokyo 2020 l’emiliana originaria del Camerun avrà trent’anni, un’età che oramai non è più un tabù come qualche tempo fa. Il suo palmarès non ha bisogno di presentazione, ed alle sue spalle, tra le 63 kg, per ora si è visto ben poco. Quattro anni sono lunghi, ma per ora tutto ci lascia pensare che Edwige, probabilmente con i galloni di capitana, sarà ancora lì.
70 KG – VALERIA FERRARI
Di Valeria Ferrari si parla bene da tempo, sin da quando ottenne l’accoppiata tra titolo mondiale ed europeo a livello cadetti. Oggi, la ventitreenne non ha ancora concretizzato quanto di buono fatto vedere nelle categorie giovanili, ma nei prossimi quattro anni avrà certamente il tempo per tornare a dimostrare le sue qualità che avevano impressionato nella prima parte della sua carriera.
78 KG – MELORA ROSETTA
La ventunenne vanta due bronzi europei tra categoria cadetti ed Under 23, certamente una testimonianza delle buone prospettive di questa judoka. A livello senior, per ora ha ottenuto diversi podi nei tornei dell’European Cup, ma la aspetteremo al varco quando avrà la possibilità di affrontare i tornei del circuito mondiale.
+78 KG – ELISA MARCHIÒ
L’atleta classe 1992 è da tempo la numero uno italiana della categoria più elevata del programma femminile. Tre volte medagliata sul circuito mondiale – con un oro all’African Open di Casablanca lo scorso anno – Marchiò difficilmente potrà rimontare in vista della partecipazione a Rio 2016, ma l’esperienza accumulata in questi anni potrebbe servirle per affrontare al meglio il prossimo quadriennio.
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Immagini: EJU
giulio.chinappi@oasport.it