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Marathon Des Sables: l’amore per il Deserto raccontato dal ‘revenant’ Mauro Prosperi, l’Ulisse moderno

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In quella drammatica occasione è costretto a cibarsi di radici, pipistrelli, topi del deserto e bisce, bere la propria urina e, cosa ancor peggiore, affrontare le infide sirene della disperazione, senza avere a disposizione i tappi di cera della solidarietà, dell’amicizia, della speranza, dell’affetto dei cari… A seguito di quell’impresa (“si rivelò fondamentale la mia preparazione di vecchio pentatleta in quell’avventura, non chiamatela disavventura, per favore”, ci tiene a sottolineare), Mauro diventa il simbolo positivo di chi, attraverso la volontà, la forza di spirito ed il “matrimonio” con la natura riesce a rendere possibile l’umanamente impossibile. L’evento è subito paragonato ad un miracolo, apre lunghe e attente discussioni di esperti circa la resistenza dell’organismo umano, scatenando l’attenzione di molti media, italiani ed internazionali.

“Quell’esperienza ha portato la mia persona, mio malgrado, ad una notorietà inconsueta, a partecipare ancora oggi a trasmissioni televisive in Italia e all’estero, a scrivere un libro assieme alla mia ex moglie, ad essere considerato un esperto di sopravvivenza, ad essere interpellato e ospitato in trasmissioni specifiche del settore, in più addestro forze di Polizia e non solo, che possono essere utilizzate in operazioni militari e umanitarie in zone definite a rischio”.

Mauro Prosperi “il sopravvissuto” ha deciso comunque di continuare a spingersi oltre i limiti dell’uomo e di offrirsi come modello universale per tutti coloro che vogliono scoprire sé stessi, trasformare una normale esistenza in vita profonda, basata sulla relazione costruttiva, simbiotica con Madre Natura.

Ritornato combattivo come sempre dalla Marathon Des Sables 2015 (“il fascino meraviglioso della location, della situazione è rimasto intatto,ma la gara è diventata molto più ‘facile’; prima si era in pochi lì nel deserto e ti sentivi davvero solo, ti estraniavi dal resto del mondo fra dune, sterrati e pietraie dove si toccano i 50-60 gradi di temperatura, ora si è in più di mille e monitorati da ‘angeli custodi ipertecnologici’”), Mauro non si è mai fermato. Attraverso il progetto “2 Uomini e 1 Kayak”, si è potuto cimentare nella circumnavigazione della Sicilia insieme all’amico Francesco Chinaglia. Con questa nuova impresa ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche legate alla sostenibilità ambientale, ponendo l’accento sulla reale possibilità di adottare uno stile di vita consapevole, equilibrato e senza sprechi, avvalendoci di ciò che la natura mette a disposizione. Venti giorni per compiere il periplo della Sicilia in kayak, 600 miglia percorse. Appagato? Nemmeno per scherzo!

La prossima epopea sportiva ed umana di Mauro Prosperi è già in cantiere: l’attraversamento di tutto il Sahara in completa autosufficienza, assieme ad un altro amico, Patrizio Fiorini, circa 800 km di aridità, da occidente ad oriente.“Come i grandi alpinisti alla conquista degli ottomila, noi affronteremo, primi al mondo, tutti gli Erg del Sahara, a piedi, da soli e con un carrello da noi ideato per il trasporto di acqua e cibo; sappiamo che il deserto del Sahara è ricoperto di sabbia solo per il 30% della sua superficie e, a parte qualche distesa piatta di sabbia, sono le catene di dune a dare forma agli Erg, che sono molto differenti tra loro, in parte già percorsi in passato, altri del tutto sconosciuti. Dovremo affrontare, tra Mali e Mauritania, delle distese desertiche simili a ghiacciai: in eterno movimento. Venti Erg, nove Paesi da attraversare, centinaia di chilometri da macinare in solitudine, mediante tante spedizioni a partire dai prossimi mesi”.

Le drammatiche vicende di quel lontano 1994 sono state raccontate dal documentario del National Geographic Channel “Expeditions To The Edge: Sahara Nightmare”, dal programma “Escape From Hell” di Bear Grylls andato in onda su Discovery Channel e in tante altre sedi, libri inclusi. Infine, in occasione dell’uscita cinematografica dell’acclamata e pluripremiata pellicola “The Revenant”, la 20th Century Fox ha mandato in onda un breve documentario sulla straordinaria storia di Mauro Prosperi, per celebrarlo ancora una volta, a sottolineare ulteriormente l’ammirazione mondiale che quest’uomo si è meritato.
Altro che Leonardo Di Caprio, finzione cinematografica e platoniche statuette. Mauro Prosperi: il nostro Ulisse moderno e la sua inappagabile sete di conoscenza…

 

 

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giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: archivio privato Mauro Prosperi

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