Motocross
Motocross, Kiara Fontanesi in esclusiva: “Vincere è bellissimo e ti dà sempre tanta carica. La Duncan va fortissimo, sarà bella sfida”
ESCLUSIVA – Kiara Fontanesi è la regina mai paga del motocross rosa internazionale, ha solo 22 anni ma è già entrata di diritto, a suon di trionfi e record, nella storia delle due ruote artigliate: 4 Mondiali consecutivi vinti (dal 2012 al 2015), prima donna a riuscirci. Reduce dalla prima tappa del Mondiale WMX 2016, la Wonder Woman parmense ci ha parlato un po’ di sé, dell’amore “elettrizzante” per il suo sport e di quello da sogno per il suo fidanzato, Maverick Viñales, delle sue passioni extra-cross e della sfida cinquina iridata…
A Losail c’è stato il debutto mondiale sulla CRF250. Quali sono state le sensazioni? A che punto è il feeling con la nuova moto?
“Il feeling è abbastanza buono nonostante sia salita in sella alla Honda soltanto ai primi di gennaio e dunque ho avuto poco più di un mese per preparare la prima gara. Il team ha svolto un bel lavoro sulla moto, che ha un buon potenziale. Sono fiduciosa per il futuro. La prossima gara si correrà a fine marzo, a Valkenswaard, pista a me congeniale. Lì potremo tirare le prime somme”.
Dopo il lungo e vincente sodalizio con Yamaha ha deciso di sposare una delle “nemiche” per eccellenza della sua vecchia scuderia. Cercava nella Honda nuovi stimoli per tentare il pokerissimo iridato?
“Dopo tanti anni di successi abbiamo cambiato. Uno stimolo in più per me. Gli anni con Yamaha sono stati stupendi e ricchi di vittorie, quattro mondiali. Ora una sfida in più per cercare la cinquina”.
Quando si abbassano i cancelletti le passa dalla mente soltanto un verbo: vincere. Essere perennemente al top rischia di diventare un’ossessione (seppur dolce) o è fondamentale per tenere sempre alta la guardia?
“Vincere è bellissimo e ti dà sempre tanta carica. Certo, ti carica anche di responsabilità: sei abituata a vincere e come te lo sono la squadra e i tifosi. E ogni anno è sempre più difficile. Però io ce la metto sempre tutta e l’obiettivo è primeggiare ogni anno. Una sfida sempre elettrizzante e difficile, ma è questo il suo fascino”.
Chi o cosa l’ha incoraggiata, bambina, a salire su una moto da cross?
“Mio fratello Luca correva nel minicross e io andavo con la famiglia alle gare, così è arrivato il regalo… Avevo tre anni e mio padre un giorno mi ha portato a casa una piccola Yamaha 50. Appena l’ho vista mi ha detto mia madre che sono scoppiata a piangere e sono voluta correre giù. Sono salita in moto e mi hanno detto che poco dopo guidavo già senza aiuti. Un amore a prima vista, direi”.
Nell’anno dei Giochi di Rio non possiamo esimerci da farle una domanda “a cinque cerchi”. Quali sono i suoi sport/atleti olimpici preferiti?
“Tifo Italia e tutti i suoi atleti. Guardo con particolare interesse le ragazze del nuoto, della scherma e della danza. Le Olimpiadi sono fantastiche e mi appassionano tutte le discipline”.
Quando non guarda il mondo dall’alto della sua “belva artigliata” (rare volte), come trascorre il suo tempo libero?
“Uscendo con Maverick, il mio ragazzo, rilassandomi, andando in giro e quando posso vado a fare snowboard. Direi una vita normale”.
Fermo restando le solite Livia Lancelot e Nancy Van de Ven, dopo il primo round del Mondiale 2016, crede di poter già attribuire alla neozelandese Courtney Duncan il ruolo di outsider n.1 o addirittura di ostacolo maggiore fra lei ed il quinto titolo della sua carriera?
“La Duncan in Qatar è andata fortissimo. Sarà un’avversaria tosta e ci vorrà impegno. Lei ha corso durante l’inverno e a Doha era in forma smagliante. Il Mondiale avrà un’altra protagonista e questo aggiunge sale alla sfida”.
Ha appena 22 anni (il 10 marzo, ndr), ma ha già riscritto la storia del motocross femminile. Cosa vorrebbe fare Kiara Fontanesi da grande?
“Continuare a fare ciò che amo, costruire una famiglia in futuro. E poi chissà. Non sono una ragazza che sogna o spera in qualcosa. Al momento ho tutto: un ragazzo splendido, la mia grande famiglia che mi supporta al massimo, amici, vittorie e la moto. Un bel presente che penso possa essere un bel futuro…”.
giuseppe.urbano@oasport.it
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