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MotoGP, GP Qatar 2016: Valentino Rossi poco brillante in gara. Scelta di gomme sbagliata o più bravi gli altri?

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Il primo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2016 sul circuito di Losail (Qatar) ha portato via con sé tanti temi interessanti: il sigillo di Jorge Lorenzo, il podio della Ducati con Andrea Dovizioso, una Honda che sta pian piano recuperando il terreno perduto adattandosi ai nuovi regolamenti ed un Valentino Rossi meno incisivo del solito.

E’ stata una gara velocissima. Noi tutti davanti siamo andati forte, loro un po’ di più. Sono stato veloce ma mi è sempre mancato qualcosa, non ho mai avuto quel guizzo necessario per provare un attacco. La scelta della gomma è stata importante. Io e Marquez siamo partiti con la dura mentre Lorenzo e Dovi con la morbida. La soft è andata fortissimo più di quanto ci aspettassimo, però siamo battuti ma vispi” – le impressioni di Valentino rilasciate a Sky Sport.  La domanda sorge spontanea: scelta di gomme sbagliata o semplicemente gli altri più bravi?

E’ indubbio che il comportamento della soft Michelin ha avuto un degrado molto meno marcato di quanto il team di Rossi si aspettasse. I long run di Lorenzo, Dovizioso e Iannone, nel corso delle prove libere, avevano mostrato un andamento costante che ha premiato questa strategia. Di sicuro, però, è stato un rischio che il 99 ed il pilota forlivese, giunti primo e secondo, si sono giocati saggiamente senza forzare eccessivamente nei primi giri e cambiando passo nel finale come il 1’54″927 della 20esima tornata dimostra. Ne è venuta fuori una gara più veloce di ben 7″ rispetto al 2015 e nella quale il livello è stato decisamente alto. Con una mescola morbida Rossi avrebbe avuto l’opportunità di salire sul podio e giocarsi le sue chance per la vittoria?

Difficile rispondere con certezza. Senz’altro al 46 avrebbe fatto piacere replicare la sua gara con uno pneumatico diverso. Non è affatto scontato, però, che il cambiamento sarebbe stato foriero di grande miglioramento, valutando lo stile di guida differente tra i due yamahisti. Vien quindi da pensare all’altra opzione: gli avversari semplicemente migliori. Ebbene si, perchè stampare prestazioni cronometriche nel range  del 1’54″9/1’55″1, girando mediamente su tempi da qualifica, dimostra che Vale avrebbe dovuto davvero superarsi e trovare una velocità, specialmente nel terzo e quarto settore, che mai è riuscito a trovare. C’è dunque da lavorare per la squadra del 46 perchè 12 punti di distacco dal compagno di squadra non sono pochi, soprattutto da un punto di vista psicologico. La rivalità sempre più marcata tra i due box infatti, specie dopo la conferma di Valentino in squadra ufficializzata nel corso del weekend di Losail,  potrebbe avere delle derive pericolose per il 9 volte campione del mondo con un Jorge motivatissimo a mostrare, con maggior convinzione, il suo essere il migliore nel team. Aspettiamoci fuochi d’artificio già nel prossimo round in Argentina, tra due settimane, augurandoci di vedere un Rossi all’altezza della situazione e delle sue aspettative.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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