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MotoGP, mercato: Rossi-Yamaha, probabile rinnovo (per VR46 Academy). Effetto domino: Lorenzo in Ducati? E come sarà trattato da ‘partente’?

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La stagione mondiale 2016 della MotoGP a breve darà inizio al proprio darsi in pista in quel di Losail (Qatar) per il primo appuntamento in calendario ma l’attenzione degli addetti ai lavori nonché degli appassionati è già nell’ottica 2017. I contratti in scadenza, infatti, dei top rider porteranno i team e le Case a muoversi in anticipo per stabilire i rapporti con i piloti, tracciando quelli che sono i programmi futuri. Situazione interessante, in questo senso, nel team campione del mondo, vale a dire la Yamaha. L’azienda di Iwata si trova in una condizione particolare con due personaggi che si sono giocati il titolo l’anno scorso e che, al di là di qualche dichiarazione di facciata, mai si sono sopportati. Soprattutto dopo quanto accaduto negli ultimi GP del Mondiale 2015 le relazioni tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi rasentano lo zero. Ebbene quali sono i movimenti che potrebbero originarsi? 

Parlando per ipotesi, possiamo partire da un punto fermo: l’accordo di partnership tra la Casa dei tre diapason e la VR46 Academy (luogo preposto per formare i giovani piloti italiani sotto la supervisione di Rossi in persona e dei suoi collaboratori).  L’intesa trovata tra la Yamaha e la “scuola” del 9 volte campione del mondo garantirà la disponibilità di 26 R-Series YZ che permetteranno ai centauri in erba di allenarsi presso il Ranch del Dottore, ma anche sulla pista di Misano Adriatico (clicca qui per saperne di più). Una sintonia tra il pilota di Tavullia e la Yamaha ulteriormente rafforzata, memori anche della stretta di mano sul piano del merchandising relativamente alla produzione di articoli di abbigliamento ed accessori della VR46 stessa. Che sia un chiaro segno di forza del maggior peso politico di Valentino nel team? Probabile. L’immagine di Rossi, senza dover consultare un esperto in marketing, non è essenzialmente legata ai riscontri in pista ma anche ai ritorni che può garantire nella pubblicità, catalizzando l’attenzione di altri sponsor. Una figura costruita grazie ai tanti successi ottenuti negli anni di cui, forse, i giapponesi vogliono approfittare ulteriormente. Tuttavia, la reale controindicazione è dettata sia dall’anagrafe, visto che Rossi ha ormai 37 anni, che dall’evidenza di avere tra le proprie fila il campione del mondo in carica. Un Lorenzo che, inoltre, sembra essere partito nel 2016 con le stesse motivazioni dell’annata precedente: velocissimo in Malesia ed in Qatar nei test, sempre più in feeling con le nuove coperture Michelin e la nuova elettronica. Prestazioni che non sono passate inosservate ai concorrenti, in particolare Ducati. Le indiscrezioni su un’importante offerta di ingaggio per il maiorchino, da Borgo Panigale, non sono mai state smentite dai vertici della Rossa. Lo stesso Gigi Dall’Igna, Direttore Generale della Scuderia, ha espresso consenso circa un eventuale arrivo di Jorge in squadra, ricordando anche l’esperienza di lavoro passata in Aprilia (250cc) valsa l’iride.

Pertanto, con un Rossi forte da ogni punto di vista, la Yamaha parrebbe aver fatto una scelta e per bocca dello stesso Lin Jarvis, managing director della squadra nipponica, non è disposta a svenarsi per confermare Jorge, sicuro dell’appeal del team. Una ricerca di intesa che potrebbe non trovarsi, dunque, avendo un effetto domino notevole nel Circus. Con lo spagnolo destinato in Ducati, la Casa di Iwata potrebbe essere orientata ad ingaggiare un giovane potenziale campione come Maverick Vinales, già in grande evidenza in sella alla Suzuki. Si tratta però di una scommessa. Nello stesso tempo saranno da valutare anche le posizioni di Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso, a Borgo Panigale,  già “stimolate” dal riscontri cronometrici del nuovo collaudatore Casey Stoner. Un altro aspetto da considerare è che, una volta presa una decisione di rottura tra Lorenzo e Yamaha, come si comporteranno Jarvis e soci in merito alla disponibilità del materiale nei confronti di Jorge? Ci potranno già essere delle differenze tra le due M1? Le domanda sorgono spontanee per una stagione dai mille interrogativi a cui presto sapremo fornire le risposte definitive.

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