MotoGP

Nicolò Bulega: il predestinato che tanto assomiglia a Valentino Rossi…

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Per meritare i galloni del predestinato non bastano gli atteggiamenti da “personaggione” che buca immediatamente lo schermo ed è capace di rapire gli appassionati più, e più in fretta, dei colleghi (attraverso anche dichiarazioni al vetriolo aventi come destinatario privilegiato un compagno di squadra), un sorriso contagioso, una folta chioma bionda, un’immagine curata nei minimi dettagli e, di conseguenza/a causa, un’intensa vita “social”…

Eppure è impossibile non ammettere che il sedicenne “figlio d‘arte” Nicolò Jarod Bulega, il volto nuovo del Mondiale Moto3 appena iniziato, ha le stimmate dell’eletto, del prescelto, nonché i numeri di un giovane pilota talentuoso e già vincente, che ricorda tremendamente…Valentino Rossi. Sì sì, proprio lui, il suo mentore: e gli italiani gongolano anzitempo…

Bulega è nel Circus delle due ruote che contano da pochi mesi ed appena due Gran Premi – Valencia 2015, Losail 2016 – ma il suo modo di stare in sella, sorpassare gli avversari e gestire la gara (domenica ha battagliato alla pari con gente molto più esperta di lui), la sua dialettica, la sfacciataggine, la sana arroganza, la fame e, con un po’ di fantasia, anche il suo look hanno automaticamente teletrasportato la nostra visionaria memoria a quel 31 marzo 1996, giorno in cui “un” giovane diciassettenne di Tavullia esordiva in Malesia nella vecchia classe 125. Piazzamento al traguardo del futuro Dottore più amato dagli italiani: 6°. Risultato di Nicolò in Qatar: 6°. E su una moto dello SKY Racing Team VR46

Tutte coincidenze, ci mancherebbe. Però l’irriverente, solare e “assatanato di vittoria” ragazzino emiliano-romagnolo (è nato in provincia di Reggio Emilia ma è da sempre residente a San Clemente di Rimini) sembra proprio destinato a ripercorrere le orme di Valentino, figlio d’arte anch’egli, che ha già lasciato intendere di stravedere per il cucciolo di pitbull in forza alla sua scuderia.

“Rossi non è uno che dà consigli, lui dà l’esempio”, ha recentemente dichiarato Buleghino, rookie sì ma già ben consapevole (negli ultimi cinque dei suoi sedici anni ha sempre vinto un titolo, ndr) di avere molto più della sola “immagine” da dare al Motomondiale, alla KTM, al suo illustre proprietario e, ci auguriamo tutti, all’Italia sportiva.

 

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giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: pagina FB Nicolò Bulega

 

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