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Nuoto, caso Agnel: ripescato agli Europei di Londra? Tutti gli scenari per non perdere Rio

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Il caso Agnel continua a campeggiare nella home page dell’Equipe e rimane l’argomento più caldo dei Trials olimpici francesi. Mentre a Montpellier, nella terza giornata di gare, Anna Santamans sfiora di due centesimi il tempo limite per Rio nei 50 stile libero in 24”59, il terzo posto dell’oro di Londra 2012 nei 200 sl con “giallo” (Yannick dice di aver toccato secondo e le immagini sembrano dargli ragione, ma al momento sarebbe privo di tempo limite per Rio 2016) scomoda addirittura un ricorso al CNO (Comitato Nazionale Olimpico, il Coni transalpino) e, se dovesse servire, anche al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport).

Jacques Favre, direttore tecnico della nazionale francese di nuoto, ha dichiarato a riguardo: “Tutte le opzioni rimangono aperte“. Che effettivamente ci sia qualcosa da rivedere è evidente e lo sa anche la Federazione. “Yannick non ha dormito tutta la notte e vive male questa situazione – ha detto Lionel Horter, il suo allenatore -. Bisogna scoprire la realtà“. Sempre l’Equipe ha rivelato che, a partire dalla finali di oggi, ai Trials di Montpellier è stato utilizzato un diverso metodo di cronometraggio.

Je vous laisse en juger… #BonneNuit

Pubblicato da Yannick AGNEL su Mercoledì 30 marzo 2016

 

Si parla di “bug tecnologico” e “situazione critica“, ma il fattaccio – o imbroglio, come si può ancora leggere sul sito della principale testata sportiva francese – rimane. Cosa succederà, dunque, adesso? Gli scenari sono ancora incerti, ma con una mossa abbastanza a sorpresa il 21enne Jordan Pothain, ufficialmente secondo nella finale dei 200 stile libero, ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Agnel chiedendo “perdono” per essergli salito davanti sul podio. Un’altra conferma dell’evidenza mostrata anche ieri sera via social dall’olimpionico che, però, la giuria non ha modificato neanche dopo un primo ricorso. “Ero qui per qualificarmi in staffetta – ha svelato – e ce l’ho fatta“. Sabato il 21enne avrà i 400 stile libero, la sua “vera” gara, e potrebbe dunque non accettare un eventuale ripescaggio anche nella mezza distanza.

Ed ecco che qui torna in gioco Agnel. Sempre l’Equipe, spulciando tra i regolamenti ufficiali della Federnuoto francese, ha spiegato che mercoledì 6 aprile verrà pubblicata la lista dei primi qualificati per le Olimpiadi senza dimenticare che una frase recita: “Dopo i Campionati di Francia, in base ai risultati, il direttore tecnico della nazionale si riserva il diritto di espandere l’elenco dei nuotatori proposti per la selezione“. Il numero massimo di eventuali ripescati è sei. Qualcuno, come pare il caso di Jérémy Stravius (primo in 1’46”18), dovrebbe comparire nell’elenco già settimana prossima grazie a un tempo molto vicino a quello richiesto (1’46”06), mentre Agnel – sempre se il forfait di Pothain venisse confermato – potrebbe sperare in una seconda occasione agli Europei di Londra, previsti dal 16 al 22 maggio.

Sempre nel documento ufficiale della FFN, infatti, si parla di “prove complementari” – tra cui appunto spicca la rassegna continentale, e questo vale anche per l’Italia – in cui poter centrare il tempo olimpico se precedentemente nuotato quello del Cio. Agnel, con il controverso 1’46”99, è comunque al di sotto dell’1’47”97 e si giocherà il tutto per tutto in Inghilterra, oltre a godere sicuramente già del posto in staffetta. Ma quello che preme di più, ora, è l’individuale: ci può essere una gara olimpica senza campione uscente?

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Agnel

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