Scherma
Scherma, Coppa del Mondo: Garozzo ai vertici della spada mondiale, Fiamingo si ritrova al momento giusto
Numero due al mondo, vincitore a Vancouver (prima vittoria della carriera) nella penultima tappa di Coppa del Mondo, finalista ieri nel Grand Prix di Budapest e tanti altri ottimi piazzamenti (podio a Tallin) nel corsa di tutta la stagione. Questo è il biglietto da visita di Enrico Garozzo in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Inutile ormai nascondere come il siciliano sia una degli uomini di punta della squadra azzurra ai prossimi Giochi Olimpici. Enrico ha ormai raggiunto una maturità agonistica che lo pone davvero tra i grandi della spada mondiale e la medaglia in Brasile è un obiettivo ben prefissato nella mente del 26enne azzurro. I risultati sono lo specchio di una stagione molto positiva per Garozzo, che ha saputo convogliare questo ottimo momento anche all’interno della squadra, con gli azzurri che alla fine hanno strappato una qualificazione olimpica che ad un tratto sembrava davvero essere lontana dall’essere raggiunta. Proprio i risultati della squadra hanno certamente giovato al siciliano, ora più che mai una delle stelle della scherma italiana.
Il Grand Prix di Budapest era anche l’ultima tappa di qualificazione alle Olimpiadi e nella squadra azzurra c’era una sfida interna tra Rossella Fiamingo e Mara Navarria, per guadagnarsi l’unico pass disponibile per il Brasile dopo la mancata qualificazione dell’Italia nella prova a squadre. A spuntarla è stata Rossella alla quale è bastato raggiungere gli ottavi di finale per avere la certezza matematica di partecipare ai Giochi Olimpici. Mara aveva bisogno di un’autentica impresa, visto che doveva vincere e nello stesso tempo sperare in un passo falso della connazionale.
Una caduta che non c’è stata da parte della Fiamingo, che nel momento più importante della sua stagione ottiene anche il suo miglior risultato dopo il bis ai Mondiali. Resta da capire il perchè Rossella non sia mai riuscita ad esprimersi sui suoi livelli nelle gare precedenti, quando in palio non c’era solo un pass individuale, ma una qualificazione per una squadra intera.
Resta il rammarico di avere solo un’atleta in quel di Rio, perchè in stagione Mara Navarria ha saputo vincere anche in due occasioni (Doha e Barcellona) e dunque c’erano le possibilità di salire sul podio anche in Brasile. La friulana paga certamente i risultati superiori della connazionale ad Europei e Mondiali, con Fiamingo che ha costruito li la sua qualificazione.
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andrea.ziglio@oasport.it
Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma