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Sci di fondo, Coppa del Mondo 2016, Canmore. Skiathlon uomini: Sundby perfetto, Ustiugov, secondo, resiste

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Un Johnsrud Sundby al limite della perfezione piazza la zampata nella 30 km Skiathlon maschile che anticipa il gran finale del Tour de Ski Canada giunto stasera alla quinta tappa. Il norvegese si conferma più forte di tutti, facendo incetta di traguardi volanti (li ha vinti tutti) e, nonostante il dispendio di energie,  andando via sull’ultima salita pesante a meno di 2 km dalla fine, lasciando sul posto un gruppetto di altri dieci compagni di fuga. Fuga nata, dopo una prima parte di gara piuttosto noiosa, proprio grazie ad una azione di Sundby che ha fatto il bello e il cattivo tempo ma deve recuperare ancora un minuto a Ustiugov che continua a guidare la classifica generale della gara a tappe canadese. Discreta la gara degli italiani, De Fabiani su tutti. Per lui una prima parte di gara brillante e un crollo al ventesimo chilometro in questa che non è ancora la sua gara ma nella quale potrà prendersi belle soddisfazioni in futuro.

Prima parte di gara tutt’altro che esaltante dal punto di vista dello spettacolo. La frazione a tecnica classica è piuttosto noiosa con un paio di sussulti regalati da Sundby in occasione dei traguardi volanti e da Ustiugov che non vuole lasciare spazio all’avversario per la vittoria del Tour canadese. Ci sono anche gli italiani, in particolare De Fabiani e Pellegrino ma anche Noeckler che resta sempre il fondo al gruppone e Salvadori che si stacca a 6 km dal cambio.

Il bello, per l’Italia, è al termine della prima metà gara con Pellegrino e De Fabiani che vanno in zona di transizione rispettivamente primo e secondo con lo specialista delle sprint che molla la presa subito dopo il cambio e De Fabiani che invece tiene il ritmo di Sundby che si mette a fare il forcing in tecnica libera. Vittime della tecnica classica sono il russo Vylegzhanin, Jaks, Duvillard, Belov e Chernousov.

Sotto la spinta di Sundby nei primi chilometri della seconda frazione il gruppo dei 28 che aveva concluso compatto la prima parte si spezza in più tronconi. Davanti, dopo 4 km a tecnica libera, restano in 13 con Northug che fa da elastico e Lukas Bauer che soffre il ritmo elevato. Si staccano anche Iversen, Kershaw, Pellegrino e Noeckler. Dopo 5 km anche De Fabiani paga la fatica e la tecnica meno gradita e molla la presa, così come Hellner mentre Northug dà sempre l’impressione di doversi staccare ma resta aggrappato al gruppo di testa composto da 11 uomini, Manificat, Sundby, Holund, Harvey, Toenseth, Ustiugov, Krogh, Heikkinen, Northug, Bessmertnykh e Babikov.

A 2 km dal traguardo in salita se ne va Sundby con un’azione che taglia le gambe ad Harvey e Northug che si staccano dal gruppo. Il norvegese mantiene il vantaggio nel finale e si impone sul russo Ustiugov, che conferma di potersela giocare fino in fondo e il finlandese Heikkinen che sale su un podio prestigioso. Quarto posto per Krogh e, a seguire, Toenseth, Holund (solo Norvegia), poi Harvey, Manificat, Bessmertnykh e un ottimo Babikov decimo.

Primo degli azzurri De Fabiani che chiude al sedicesimo posto a 1’28”, mentre Noeckler si piazza 22mo a 2’17”. Salvadori è 32mo a 3’52”, Pellegrino è 39mo a 5’47”.

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