Superbike
Superbike, Round Thailandia 2016: dominio Kawasaki. Sarà Sykes contro Rea? Davies terzo incomodo
Il Chang International Circuit di Burinam (Thailandia) è stato teatro di un vero e proprio monologo Kawasaki nel secondo round del Mondiale Sbk. Un soliloquio caratterizzato dalla vittoria del campione del mondo 2015, nonché leader della graduatoria 2016, Jonathan Rea in gara-1 e dal successo di Tom Sykes, suo compagno di squadra, nella seconda manche del weekend. Un risultato atteso per la conformazione del tracciato thailandese e le certezze in possesso dei due piloti menzionati, in sella alla “verdona”. Egemonia che ha portato ad un duello fratricida tra Sykes e Rea vinto dal primo nella corsa del sabato, correndo con grande sagacia tattica e lasciando sfogare il teammate per scavalcarlo all’ultimo giro, e dal secondo la domenica con una condotta, forse, in taluni casi anche sopra le righe con cambiamenti di traiettorie che hanno fatto storcere il naso allo stesso nord-irlandese.
Memorable battle for the victory in #ThaiWorldSBK Race 2. Tom Sykes 66 defeated teammate Jonathan Rea for the first time this season. More action videos: http://bit.ly/1LisxMl
Pubblicato da WorldSBK su Domenica 13 marzo 2016
“Mi è piaciuta la prima parte della gara, poi però Tom ha rallentato il suo ritmo. Non ero sicuro di quello che stava facendo, ero contento di restare lì, ma quando ho provato a fare alcune mosse, ha cambiato la sua strategia. Sembrava che facesse il possibile per frenarmi, piuttosto che tentare la fuga” – ha dichiarato il primatista della classifica generale. In questo senso, il buon Jonathan avrà fatto anche qualche conto, comprendendo che con un Sykes in versione “all-in” era bene stare attenti: “Ho fatto tutto quello che potevo, ma quando corre e si difendere così bene, era impossibile strappargli la vittoria” ha ammesso il centauro. Tuttavia, guardando alle statistiche che, in definitiva, sono quelle che restano il bottino di Rea è decisamente positivo: 1 vittoria ed un secondo posto, la testa del Mondiale consolidata a quota 95 punti davanti al compagno di squadra (66 punti) e Michael Van der Mark (65 punti) e il segnale mandato agli avversari che la fame di vittoria non si è di certo esaurita. Vero è che la determinazione esibita da Sykes farebbe pensare che l’inglese venderà cara la pelle prima di arrendersi alla superiorità del compagno/rivale. Indubbiamente Rea ha il vantaggio di uno stile di guida che meglio si adatte alle peculiarità di differenti circuiti, potendo cambiare in corsa anche la propria strategia. Nel caso di Tom invece le varianti sono più limitate e quindi si può concludere che abbia qualche cartuccia in meno da sparare. Una condizione che, comunque, per quello che si è visto nei primi due GP dell’annata sembra essere ristretta ai due rider citati. Il temerario Chaz Davies a podio in gara-2 non sembra disporre, al momento, di una moto che gli possa permettere di lottare ad armi pari con le Kawasaki. La 1198 (Ducati Panigale) ha dei limiti notevoli sul piano della potenza e spesso Chaz è costretto a fare il diavolo a quattro solo per tenere la scia delle due ZX-10R. Un discorso simile lo merita anche il giovane Van der Mark, autore della pole in Thailandia e giunto terzo nella prima manche, protagonista di un grande rimonta. La Honda, infatti, non sembra essere all’altezza per poter vincere il Mondiale e la maggior parte del merito dei 3 podi stagionali deriva dal manico del driver olandese. Un polso destro che, a volte, è senza controllo quello di Davide Giugliano, protagonista di un duello all’ultimo sangue con Davies in gara-1 conclusosi con l’errore del pilota romano.
Aruba.it Racing – Ducati teammates also starred in an electrifying battle in WorldSBK Race 1. Who won? Chaz Davies or Davide Giugliano? Find more videos on http://bit.ly/1LisxMl. #ThaiWorldSBK
Pubblicato da WorldSBK su Sabato 12 marzo 2016
Ancora poca continuità di rendimento per il portacolori di Borgo Panigale, autore di un solo podio a Philipp Island ed, al momento, sesto nella graduatoria generale con 35 punti (-20 dal compagno di squadra). In crescita, invece, la Yamaha anche se Silvain Guintoli ed Alex Lowes sono costretti a guardare gli avversari a debita distanza. Tuttavia, il progetto sembra evolvere nella giusta direzione ed i due sesti posti ottenuti dal francese fanno ben sperare. Chiosando su Aprilia, il nono e decimo posto di Lorenzo Savadori rappresentano un ottimo riscontro per l’ex pilota della STK1000 tuttavia, per il disimpegno ufficiale della Casa di Borgo Panigale, i risultati difficilmente potranno migliorare.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Jonathan Rea