Ciclismo
Amstel Gold Race 2016: cambia lo scenario, l’Italia si sveglia. Gasparotto super
Niente più muri e pavé, dove l’Italia del ciclismo, tra Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, è sprofondata; neanche l’incerta volata della Milano-Sanremo. Arrivano le cotes, con la prima classica del Trittico delle Ardenne, l’Amstel Gold Race, e il Bel Paese torna in vetta. Enrico Gasparotto mette a segno un fantastico bis e, dopo quello del 2012, coglie il secondo successo nella classica della birra.
Il Cauberg, da sempre salita chiave dell’Amstel, è stato ancora una volta decisivo: Gasparotto è riuscito a scattare con forza, classe e cuore, staccando il gruppo e imponendosi in volata sul compagno di fuga Michael Valgren. Una vittoria dedicata, com’era ovvio che fosse, all’ex compagno di squadra Antoine Demoitie, scomparso in seguito ad un incidente alla Gand-Wevelgem. La forma dell’ex campione italiano della Wanty Groupe Gubert sembra essere davvero eccezionale: ci aspettiamo ancora sorprese da qui alla Liegi.
Gasparotto ma non solo. Sono addirittura due gli azzurri sul podio: al terzo posto, infatti, c’è Sonny Colbrelli. Grande gioia per la Bardiani, squadra professional, che è riuscita ad agguantare un fantastico risultato su un palcoscenico simile. Resta però un po’ di amarezza, visto che il velocista era riuscito a beffare tutti in volata, dunque, in situazione di gruppo compatto, avrebbe potuto giocarsi il successo. A completare il festival tricolore ci hanno pensato due corridori che potrebbero darci soddisfazioni nelle prossime due classiche: Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Settimo ed ottavo infatti si sono piazzati Diego Ulissi (Lampre-Merida) e Giovanni Visconti (Movistar), pronti a stupire nei prossimi giorni.
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gianluca.bruno@oasport.it
Luca46
21 Aprile 2016 at 21:23
Nella classifica UCI World Tour mi sembra che non siano stati assegnati i punti a Gasparotto, ogni quanto aggiornano la classifica? in teoria dovrebbe essere già aggiornata
ale sandro
18 Aprile 2016 at 12:26
Un grande Gasparotto che ha sempre saputo stare a proprio agio nelle classiche delle Ardenne, e in quelle dure in generale, gare come l’Amstel (ma non solo) dove spesso ha chiuso nei primi dieci , oltre alla vittoria del 2012, diverse volte come migliore degli italiani. Tanto che mi viene da pensare che in alcuni di questi ultimi anni , non sarebbe stato male utilizzarlo come punta su certi percorsi iridati. Ad ogni modo ancora l’ennesima performance di grande livello all’Amstel e un attacco da protagonista assoluto sul Cauberg, con un bravissimo Colbrelli a regolare il gruppetto e guadagnare il podio.
Da notare che entrambi gli azzurri provengono da squadre professional o continental, in ogni caso non UCI ProTour.