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Boxe: il professionismo italiano è in ripresa? I segnali ci sono

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Nel mese di gennaio, dopo oltre sei anni di digiuno, l’Italia è tornata a detenere un titolo mondiale professionistico di boxe, grazie alla vittoria di Giovanni De Carolis sul tedesco Vincent Feigenbutz, risultato che gli ha permesso di conquistare la cintura WBA dei pesi supermedi.

Il trentunenne romano, che il prossimo 23 luglio sarà chiamato a difendere il titolo contro un altro teutonico, il giovane Tyron Zeuge, sembra aver rilanciato l’interesse degli italiani nei confronti della boxe “pro”, che, dopo l’era  delle vittorie di Giacobbe Fragomeni, era caduta in “disgrazia” da questo punto di vista. Questa attenzione rinnovata coincide con alcuni risultati di rilievo ottenuti da diversi pugili, o sfida importanti che li hanno visti protagonisti: il prossimo 28 maggio, a Glasgow, il trentatreenne umbro Michele Di Rocco proverà a conquistare il titolo mondiale WBA dei pesi superleggeri contro il britannico Ricky Burns. Un altro pugile che capta certamente l’attenzione degli appassionati è Leonard Bundu, che è tornato recentemente a vincere il titolo europeo dopo aver tentato la sfida mondiale nel 2014.

A questi va aggiunto anche Emiliano Marsili, che, come Di Rocco, ha recentemente deciso di abbandonare la cintura europea dopo averla detenuta per due anni con quattro difese all’attivo, per concentrarsi su un match iridato. Mentre il titolo continentale dei pesi leggeri è stato conquistato per la prima volta da un albanese, il ventottenne Edis Tatli, che si è imposto su Massimiliano Ballisai, il trentanovenne Marsili combatterà il prossimo 11 giugno per il titolo mondiale ad interim WBC della categoria, incrociando i guantoni con l’imbattuto trentaduenne montenegrino Dejan Zlatičanin (21-0).

Nel complesso, la boxe professionistica italiana non può di certo aspirare a tornare nel breve periodo ai tempi d’oro di qualche decennio fa, ma rispetto agli ultimi anni possiamo affermare che sta ottenendo risultati importanti sia sul ring che tra gli appassionati. Molto, per il prosieguo di questa ripresa, dipenderà dai match dei prossimi mesi, con la difesa del titolo mondiale di De Carolis e gli attacchi alle cinture iridate di Di Rocco e Marsili.

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Immagine: Giovanni De Carolis (Facebook)

giulio.chinappi@oasport.it

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