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Canoa velocità: Canottieri Ticino über alles, a Duisburg spazio ai canoisti allenati da Stefano Loddo

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Non è certo la prima volta che la Canottieri Ticino Pavia si mette in luce in questi anni. La più antica società remiera pavese, una delle più antiche d’Italia con i suoi oltre 130 anni di storia, ha fatto la parte del leone anche nella gara internazionale di Mantova con tanti atleti sul podio o a ridosso. Manfredi Rizza, Edoardo Chierini, Michele Bertolini, Riccardo Cecchini, Francesca Genzo, sono parecchi gli sprinter allenati da Stefano Loddo, ex atleta della nazionale e ora tecnico della società lombarda. L’allenatore sardo ha fatto il punto della situazione sui suoi canoisti, molti dei quali sicuri protagonisti tra qualche settimana nelle qualificazioni olimpiche di Duisburg.

I tuoi ragazzi sono stati dominanti, ti aspettavi un risultato simile e chi ti ha sorpreso di più?

“In questo sport ma soprattutto in una disciplina in cui anche i centesimi di secondo sono rilevanti, di sorprese ce n’è possono essere sempre. Manfredi ha tardato un pochino a trovare uno stato di forma ottimale, confesso anche che un po’ di preoccupazione c’era. Nelle tre giornate di gara è andato a crescere sempre più tirando fuori dal cilindro, domenica, una gara sempre in crescendo. Edoardo ha avuto due settimane in cui non mostrava appieno le capacità di performance palesate in gara, se non in alcuni tratti degli allenamenti. Vederlo lì, sul podio è stato un sollievo. Michele l’avrei atteso qualche posizione più avanti, visti gli ultimi test ed allenamenti ma mentalmente gestire la doppia gara (anche il K2) è sempre faticoso. Se devo scegliere però tra uno dei nomi citati, Francesca è senza ombra di dubbio, l’outsider che mi ha sorpreso di più. Solitamente le sue stagioni partono un po’ in sordina per poi progredire fino ai Campionati Italiani di settembre. Al momento parrebbe che anche l’uscita dai ‘blocchi’ sia ottima. Staremo a vedere”.

Michele Bertolini e Riccardo Cecchini sono stati invece più forti dei titolari Rizza-Florio. Secondo te possono limare ancora qualcosa in questo mese?

“Bisogna dire che la barca di Rizza e Florio questa stagione ha un numero di ore decisamente inferiore a quello della passata stagione. Entrambi gli atleti, per svariati motivi, hanno deciso di puntare concretamente al K1 lasciando aperta la ‘porta di emergenza’ del K2. Porta di emergenza che è stata chiusa da una zampata decisa del K2 di Michele e Riccardo. È un equipaggio che si conosce e che, vedendo il lauto banchetto, non si è fatto sicuramente mancare l’appetito. Possono limare ancora tanto sia loro che i compagni di squadra. A Mantova non si poteva arrivare al 100% reale, altrimenti sarebbe stato complesso mirare poi a Duisburg”.

Gli atleti citati sono ancora giovanissimi, c’è qualcun’altro tra le categorie giovanili che potrebbe aggiungersi nel prossimo quadriennio?

“Tra i millemetristi e i duecentometristi che nella passata stagione (ancora nelle categorie junior) hanno preso medaglie e titoli a Campionati Europei e Mondiali, ci sono almeno 7-8 persone che ‘viaggiano’ a livelli in cui gli attuali leader italiani, ai loro tempi non arrivavano. Probabilmente cambieranno le distanze gara nei prossimi Giochi Olimpici ma i livelli di questi ragazzi sono elevatissimi. Si aggiungeranno certamente degli altri atleti, i nomi, però, non mi sento di darli. Parlerà il tempo e l’impegno”.

Gli equipaggi per Duisburg non sono ancora decisi, tuttavia chi saranno le nazioni da tenere d’occhio a Duisburg nel K1 e K2?

“Tutte quelle che sono rimaste fuori, andrà a Rio chi affilerà meglio i coltelli! Se me lo consenti, vorrei fare un ringraziamento ad alcune persone che stanno collaborando affinché la bandiera della Canottieri Ticino, sventoli anche sui campi internazionali. Al Presidente il quale, capendo la posta in gioco, mi concede di supportare i ragazzi CTP impegnati in questa scommessa internazionale. Al Medico Sportivo, il Dott. Marco Vescovi, faro senza il quale non andremmo a colpo sicuro verso gli obiettivi prefissati. Agli allenatori e istruttori della sezione che mi permettono di star certo che la fucina dei giovani CTP non rimanga senza una guida tecnica, in mia assenza. Agli sponsor dei ragazzi, ai nutrizionisti e fisioterapisti che, purtroppo a spese dei ragazzi, hanno collaborato e continuano a farlo quotidianamente. Alle famiglie, punto cardine per ogni persona, prima ancora che atleta”.

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francesco.drago@oasport.it

 

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