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Canottaggio: strada in salita per Milani-Sancassani, per Rio serve l’impresa

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Febbre alta, costole rotte, mononucleosi, fuoco di Sant’Antonio. Il 2015 non è certo stato un anno facile per Laura Milani ed Elisabetta Sancassani. Campionesse del mondo del 2013, le atlete delle Fiamme Gialle hanno trovato l’ultimo acuto agli Europei di Belgrado dell’anno successivo, quando conquistarono il terzo titolo continentale consecutivo.

Il declino della coppia tricolore cominciò dalla rassegna iridata di Amsterdam 2014; una finale conquistata a fatica e un sesto posto frutto della stanchezza e del consueto rush negli ultimi 500 metri non efficace come al solito. Da allora i problemi fisici hanno condizionato pesantemente il binomio che qualche mese fa aveva comunque dichiarato di sentirsi pronto per cercare l’impresa a cinque cerchi (qui l’intervista).

I primi test stagionali e i risultati del Memorial d’Aloja non sono stati tuttavia incoraggianti. La doppia sconfitta di Piediluco contro le pimpanti Valentina Rodini e Giulia Pollini, non è certo passata inosservata. Laura (classe 1984) ed Elisabetta (classe 1983) dovranno in queste settimane andare alla ricerca di tempi migliori se vorranno giocarsi le Olimpiadi a Lucerna contro nazioni del calibro di Australia, Olanda, Romania, Grecia e Svezia. Almeno cinque rivali di primo piano per due posti, in una lotta che si preannuncia serratissima.

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francesco.drago@oasport.it

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