Formula 1
F1, GP Cina 2016, le pagelle: Rosberg inattaccabile, Kimi “tradito” da Seb. Red Bull frizzanti
Il punto esclamativo del padrone, la partenza da bollino rosso delle Rosse, il fine settimana da bollino nero del Campione. Questi i macrotemi del terzo appuntamento iridato in quel di Shanghai. Rosberg s’è lanciato la lunga volata 2016 con le tre vittorie centrate negli ultimi tre GP dello scorso Mondiale e ora non sa, non intende più scendere dal gradino più alto dei podi. Vettel tocca Raikkonen in partenza e i postumi dell’involontario contatto condizionano di fatto l’intera gara delle due Ferrari: il tedesco è comunque bravissimo, secondo, lo sfortunato finlandese taglia il traguardo quinto. Ad Hamilton non gliene va bene una in tutto il weekend e deve accontentarsi di un misero settimo posto. Dietro i due team dominanti, crescono Red Bull (terzo Kvyat, di nuovo quarto Ricciardo), Massa e McLaren. Le pagelle.
Rosberg: 10. Tutto porta a far pensare che sia il suo anno. La concorrenza, interna ed esterna, ci sta mettendo del suo ma lui, l’ex freccia d’argento spuntata, non sta sbagliando niente. Sesta vittoria di fila, se consideriamo anche gli ultimi tre GP del 2015. +36 su Hamilton in classifica piloti: inattaccabile.
Hamilton: 4,5. Fine settimana da bollino nero, per il tre-volte Campione del Mondo. Non gliene va bene una, per il momento deve vestire i panni (strettissimi) del secondo pilota Mercedes. Ora si ricomincerà ad accusare il suo lifestyle da star hollywoodiana…
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Vettel: 8,5. Scatta così così allo start, colpisce Kimi a causa di un riflesso condizionato (infilata aggressiva di Kvyat) e finisce in mezzo al gruppone. Poi, è grande rimonta, con tanto di doppio sorpasso antologico in ingresso box. Un secondo posto splendido, così come positivo è il comportamento con tanto di scuse a team e compagno di squadra, a fine gara. Peccato succeda sempre qualcosa, peccato che il vincitore sia sempre lo stesso…
Raikkonen: 7. Ha un conto aperto con la fortuna. “Tradito” da Seb allo spegnimento dei semafori rossi, fa la sua onesta corsa, finendo in grande crescita. Usato sicuro.
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Kvyat: 8,5. Dopo due gare anonime, una domenica da protagonista. Decisiva la sua partenza arrembante, solido e caparbio in corsa. È il primo pilota non appartenente a Mercedes o Ferrari a salire su un podio 2016, il secondo della sua giovane carriera. Deve sorbirsi la “bacchettata” di Vettel prima della cerimonia di premiazione, sfrontato
Ricciardo: 8. Sembrava il weekend perfetto, una foratura rovina tutto. Probabilmente, sta guidando la Red Bull oltre i limiti della sua power unit, di sicuro è protagonista del sorpasso più bello della gara, ai danni di Sua Maestà Lewis III. Terzo quarto posto consecutivo, per l’australiano col sangue Meridionale. Un giorno, sarebbe bello vederlo cantare l’inno caro a papà Joe, nato in Sicilia, ed alla famiglia di mamma Grace, di origini calabresi…
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Massa: 6,5. Bastona ancora il team mate, è sempre vivo, in partita, non guarda in faccia a nessuno. Sesto in Cina, sesto nel Mondiale. Highlander.
Team Haas: 5. Ci avevano abituati bene, anonimi a Shanghai. Entrambi i piloti fuori dalla top ten, per la prima volta Gutierrez davanti a Grosjean, prima gara terminata per il messicano quest’anno.
McLaren: 6. Eppur si muove… Non azzardiamo il “Bentornata!” ufficiale, ma i frutti dei tanto sospirati aggiornamenti iniziano a maturare sull’albero di Woking: 12° il rientrante Alonso, 13° Button. Tanta roba, se pensiamo alle prestazioni del 2015. Poca roba, se leggiamo i curricula dei due piloti…
Haryanto: 2. Chi l’ha visto?
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giuseppe.urbano@oasport.it