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Formula 1

F1, GP Russia 2016: Ferrari all’attacco di Mercedes all’insegna dello sviluppo graduale

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Il quarto appuntamento del Mondiale di F1, sull’International Street Circuit di Sochi, città che ha ospitato i Giochi Olimpici invernali 2 anni fa, è il primo round in Europa e rappresenta per la Ferrari uno snodo fondamentale per rispondere al dominio Mercedes dei primi 3 GP. Nico Rosberg, infatti, sta monopolizzando la scena, avendo portato a casa ben 3 successi in 3 gare. Un controllo ed una gestione della sua W07 Hybrid invidiabili hanno portato il tedesco ad essere in vetta alla classifica generale con 75 punti (+ 36 su Lewis Hamilton, +42 Sebastian Vettel e +47 Kimi Raikkonen).

Rossa che dovrà dunque alzare l’asticella se vorrà lottare ad armi pari con le frecce d’argento. In questo senso il team, secondo quanto detto dal Team Principal Maurizio Arrivabene alla stampa brasiliana di UOL, proseguirà con il lavoro di sviluppo graduale della monoposto anche nel round in Russia smentendo però le voci di upgrades sostanziali sulla p.u. Tuttavia i 5872 metri del circuito di Sochi, snodandosi dal lato nord del Parco Olimpico fino a toccare altri impianti noti per la kermesse invernale di due anni fa (“Medals Plaza”, Bolshoy Ice Dome, Adler Arena Skating Center, Skating Centre e l’Ice Cube Curling center), richiederanno molto al propulsore, mettendo anche a dura prova la gestione dei consumi ed è proprio per questa ragione che il Cavallino Rampante ha deciso di apportare modifiche nei dettagli senza “rivoluzioni”. Una scelta motivata da Mattia Binotto, responsabile p.u., che ha spiegato il lavoro che gli ingegneri porteranno avanti sulle monoposto di Vettel e Raikkonen durante il week-end mondiale. “E’ un circuito sicuramente molto particolare, difficile, molto esigente da un punto di vista della Power Unit, e anche da un punto di vista vettura – ammette  Binotto –  Ci sono rettilinei lunghissimi, un curvone, alcune forti frenate, tornantini, e quindi diventa essenziale anche il modo in cui gestiamo il motore stesso, la parte ibrida, la quantità di energia spesa e recuperata. Questa permette di scegliere se ottimizzare le prestazione del tempo sul giro piuttosto che il sorpasso, attuando strategie diverse. Sochi è un tracciato che consente traiettorie molto diverse e che offre opportunità di sorpasso, anche se per farlo bisogna raggiungere una velocità elevata sul rettilineo”. Il tecnico ferrarista ha poi ribadito le difficoltà circa il controllo del consumo del carburante tutt’altro che trascurabile: “Già due anni fa, quando abbiamo fatto il primo gran premio in Russia, ci siamo accorti che i 100 kg di benzina fissati come massimo regolamentare erano un limite difficile da rispettare, e che la gara richiedeva una gestione del consumo durante tutti i giri. Si tratta di una pista che anche per il circuito olio è esigente. Il curvone veloce a sinistra, che abbiamo visto prima, molto lungo, con accelerazioni laterali molto importanti, mette in difficoltà il pescaggio dell’olio all’interno del serbatoio e la lubrificazione di tutte le parti meccaniche” (fonte f1grandprix.motorionline.com). La tradizione in Russia parla decisamente tedesco, visti i successi 2014-2015 di Hamilton, e pertanto la Ferrari dovrà assolutamente invertire la tendenza per mantenere intatte le proprie prospettive di vittoria iridate.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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