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Ginnastica, Olimpiadi 2016 – Che Italia esce dalle qualificazioni? Bottino discreto, tra passi indietro e qualche avanti

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Si sono ufficialmente concluse le qualificazioni alle Olimpiadi 2016 per quanto riguarda tutta la ginnastica (sono ancora da assegnare tutte le wild card ma non ci interessano da vicino).

L’Italia ha conquistato 12 posti sui 21 massimi a disposizione: 5 con l’intera squadra di artistica femminile, 5 con la Nazionale di ritmica, 1 per l’artistica maschile (ci rappresenterà Ludovico Edalli) e 1 per le individualiste di ritmica (i nostri colori saranno difesi da Veronica Bertolini), purtroppo nessuno per il trampolino elastico.

Un bottino di medie dimensioni ma non certamente esaltante, di certo c’è stato un passo indietro importante rispetto alle passate edizioni mancando il pass con una delle quattro sezioni e presentandosi a ranghi ridotti in un’altra.

 

A Londra 2012, ad esempio, facemmo quasi il pieno: tutte le tre squadre (quattro anni fa la formazione di ritmica era composta da 6 atlete contro le 5 attuali), Julieta Cantaluppi come individualista di ritmica, Flavio Cannone il trampolinista, 18 pass sui 22 a disposizione (ci mancarono solo la seconda ginnasta con i piccoli attrezzi e la trampolista donna). Arrivarono ben due medaglie di bronzo (Matteo Morandi agli anelli e le Farfalle nel concorso generale), due quarti posti (Vanessa Ferrari al corpo libero e Alberto Busnari al cavallo con maniglie), la prima finale della storia per la squadra di artistica femminile.

A Pechino 2008 andò molto bene con tutte le squadre ai nastri di partenza e Flavio Cannone nel trampolino, purtroppo non riuscimmo a qualificare l’individualista di ritmica e la trampolinista donna: 17 pass sui 24 conquistabili (le squadre di artistica erano composte da 6 atleti). Spedizione purtroppo senza medaglie: Farfalle defraudate dalla Cina di un podio sacrosanto, stesso discorso per Andrea Coppolino agli anelli, Igor Cassina quarto alla sbarra da Campione uscente, Matteo Morandi sesto al castello, storica finale di Carlotta Giovannini (la prima per una donna italiana) al volteggio, Vanessa Ferrari al via con i noti problemi al tendine.

Ad Atene 2004 l’Italia conquistò addirittura tre medaglie, di tre colori diversi: Igor Cassina fantascientifico Campione Olimpico alla sbarra, Jury Chechi infinito di bronzo agli anelli al suo rientro in attività, le Farfalle della ritmica si misero al collo l’argento. A quelle Olimpiadi mancò la Nazionale d’artistica femminile (ci presentammo solo con Bergamelli e Gargano), ma portammo Zacchilli e Cannone per ritmica e trampolino. Quindi 18 pass sui 24 conquistabili (ai tempi le squadre di artistica erano composte da 6 elementi).

 

Purtroppo scontiamo in maniera importante i deludenti Mondiali 2015 disputati dalla Nazionale maschile. Un diciannovesimo posto conclusivo davvero pessimo, punto zero dell’intero movimento ora chiamato a risorgere dopo aver strappato tre qualificazione consecutive con l’intera squadra. I veterani si stanno avviando verso la conclusione della loro gloriosa carriera, il ricambio generazionale sta risultando problematico: la speranza è che per Tokyo 2020 cambi radicalmente la musica. Un grosso in bocca al lupo a Ludovico Edalli che proverà ad agguantare la finale del concorso generale.

Sono quei quattro posti a fare la differenza nel bottino complessivo dell’Italia. Nel trampolino elastico solo l’infinito Flavio Cannone poteva sperare concretamente nel pass olimpico dopo aver già partecipato a tre edizioni consecutive nei Giochi ma la giornata storta dei Mondiali 2015 lo ha definitivamente tagliato fuori: si è giocato un quadriennio in una serata, purtroppo andata male. A lui un grande applauso per aver rappresentato il nostro Paese in questa disciplina purtroppo ancora troppo poco praticata e diffusa. Servirà puntarci un po’ di più per far crescere i nostri giovani (abbiamo dei buoni prospetti).

 

Le Farfalle sono una delle garanzie maggiori dell’intero sport italiano e voleranno a Rio per conquistare una nuova medaglia, provando chissà a impensierire la Russia in una caccia all’oro durissima ma non impossibile. Bravissime le ragazze dell’artistica che, al culmine di un quadriennio di intensissimo lavoro e importanti miglioramenti, hanno strappato agevolmente il pass grazie al quinto posto ottenuto ai Mondiali di Glasgow: la rincorsa al podio olimpico con la squadra sembra durissima (ma mai dire mai), sulla carta si può puntare a delle Finali di Specialità.

 

 

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