Hockey ghiaccio
Hockey su ghiaccio, paradosso Renon: l’anno prossimo potrebbe non difendere lo scudetto
Una Serie A senza la squadra campione in carica e quella finalista? E’ possibile nell’hockey su ghiaccio, in cui ieri si è conclusa la stagione 2015-2016 con lo scudetto del Renon – il secondo in tre anni – davanti ai cugini del Val Pusteria, battuti 4-2 nella serie finale dei playoff.
Le due altoatesine a gennaio hanno infatti avanzato la propria candidatura per entrare a far parte della Ebel – la lega privata austriaca in cui dal 2013-2014 milita anche il Bolzano, oltre a squadre da Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria – e, anche se il tentativo dovesse andare (come pare) a vuoto, sarebbe pronta l’ipotesi Ebel 2 con altre formazioni dagli stessi paesi e con una programmazione, una visibilità e un livello tecnico ben più elevato dell’ultima Serie A (e di quella che si prospetta).
L’estate per l’hockey su ghiaccio è il periodo più lungo e difficile dell’anno. Non solo per l’astinenza da gol, ingaggi e risse, ma anche e soprattutto perché – in Italia – questo glorioso sport è sempre più abbandonato a se stesso. Negli ultimi anni si sono sempre disputati campionati diversi per formula e numero di partecipanti. La stagione 2016-2017 rimane un mistero: oltre a Renon e Val Pusteria, sembrano destinati verso la Ebel 2 anche Vipiteno e Gherdeina. In dubbio le posizioni di Asiago e Cortina, mentre tutte le altre società del movimento – quest’anno divise tra una Serie A a otto squadre e quattro stranieri e una Serie B amatoriale con solo italiani – potrebbero competere in un unico grande pentolone che, francamente, non sembra offrire le adeguate garanzie per il futuro.
Sul’Altopiano del Renon, legittimamente, sta festeggiando in queste ore lo scudetto. Quella dei Buam è stata una vittoria meritata fin dal primo giorno di ritiro prestagionale: la dirigenza ha raccolto tutto quanto investito e il progetto pluriennale ha portato i suoi frutti. Adesso, per non morire, è giusto che si scelgano nuove strade. Come dovrebbe fare anche il Val Pusteria, sempre più maledetto con le sconfitte nella finale di campionato e Coppa Italia, mentre il resto del movimento annaspa. Dal 23 al 29 aprile l’Italia giocherà in Polonia i Mondiali di Prima Divisione-Gruppo A con la salvezza come traguardo non così scontato. Si rischia di peggiorare ulteriormente la situazione. E la Federazione cosa fa?
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Serie A hockey