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Judo, Europei 2016: Teddy Riner vince, ma gli avversari non lo temono più

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Campione olimpico, otto volte campione del mondo e cinque volte campione d’Europa: il palmarès di Teddy Riner continua ad aumentare di volume ogni volta che il judoka francese sale sul tatami. Imbattuto da oltre cinque anni, il gigante di Pointe-à-Pitre ha spesso vinto i propri incontri per manifesta superiorità, con gli avversari più preoccupati a non incassare un ippon piuttosto che ad attaccarlo. Una tendenza che sembra essere stata invertita in occasione dei Campionati Europei di Kazan’ 2016, dove Teddy Riner ha dovuto sudare più del solito per imporsi.

Dopo aver superato per ippon il bielorusso Aliaksandr Vakhaviak ed il tedesco André Breitbarth, Riner è approdato in semifinale contro il georgiano Levani Matiashvili, già sconfitto dal francese quest’anno nella finale del Grand Prix di Samsun, in Turchia. Il judoka caucasico, che già in quell’occasione si era guadagnato i complimenti di Riner per il coraggio dimostrato, ha saputo tenere testa al campione olimpico fino all’ultimo secondo, quando, sconsolato, si è lasciato sorprendere con un ippon. Ancora più difficile è stata la fine contro l’israeliano Or Sasson, avversario che in passato Riner aveva sempre superato agevolmente: già argento nel 2015, Sasson ha provato di tutto per vincere il campionissimo dei pesi massimi, attaccandolo sin dai primi secondi e costringendolo a difendersi a terra. Poi Riner ha preso il sopravvento, caricando l’israeliano di shido, ma ancora alla fine del match Sasson ha provato una mossa disperata, aprendo però la porta al francese che ne ha approfittato per chiudere l’incontro.

Dall’analisi degli incontri, dunque, sembra che l’atteggiamento degli altri judoka nei confronti di Riner sia cambiato, e che il francese subisca soprattutto atleti dalla morfologia di Sasson, con un judo rapido grazie alla sua provenienza dalla categoria inferiore. Nessun dubbio, invece, sul dominio del fuoriclasse di Guadalupa dal punto di vista fisico, come ha dominato gli avversari nelle parti finali del match. Naturalmente si tratta di un’analisi che parte dall’intangibilità di Riner negli ultimi anni, e dunque da uno standard molto elevato: di fatto, il francese non subisce punti da tempo immemore, ed anche oggi ha accumulato un solo shido in finale. Un bilancio che farebbe parlare di dominio per qualsiasi altro judoka, ma oramai l’abitudine alle vittorie di Teddy Riner è tale che una medaglia d’oro non rappresenta più un evento eccezionale.

Facendo le dovute considerazioni, dunque, non c’è dubbio sul primato di Riner nella categoria +100 kg, né sul fatto che sarà lui a partire con i favori del pronostico a Rio 2016. Ma ciò che abbiamo visto oggi a Kazan’ lascia una porta aperta ad un’eventuale sorpresa, in particolare da parte del rampante giapponese Hisayoshi Harasawa, con il quale non ci sono mai stati scontri diretti. Sarà lui il primo a far cadere l’imbattibile Riner? O il regno del francese proseguirà indisturbato verso il sesto anno consecutivo di invincibilità?

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Immagine: EJU

giulio.chinappi@oasport.it

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