Nuoto
Nuoto, Assoluti Riccione 2016: Federica Pellegrini simbolo di un movimento femminile in crescita
DORSO – In questa specialità, dopo la decisione della Pellegrini di dedicarsi esclusivamente allo stile libero, si è un po’ alla ricerca di un riferimento. A partire da dicembre 2015 un’atleta che si è messa particolarmente in luce è senza dubbio Silvia Scalia, sui 100 metri. La dorsista che tanto bene aveva fatto in età giovanile sembrava uno dei tanti nuotatori nostrani che si era perso nel passaggio ai seniores. Sotto la guida di Gianni Leoni, invece, la Scalia pare aver ritrovato le giuste motivazioni nuotando su tempi eccellenti come l’1’00″54 degli Assoluti invernali certifica a soli 32 centesimi dal record italiano di Elena Gemo. Gemo che insieme a Carolina Zofkova e Margherita Panziera saranno in diretta concorrenza per la conquista del tempo per Rio (59″8 sui 100 metri e 2’09″0).
MISTI – Territorio di conquista della Pirozzi minacciato, come nel delfino, non solo dalla Polieri ma anche da due ragazze estremamente interessanti come Sara Franceschi ed Ilaria Cusinato che nei campionati giovanili, pur non avendo finalizzato la preparazione, hanno mostrato crono di livello. In particolare la Franceschi, già in vasca a lunga a Milano, ha nuotato su passi del 2’12” (2’12″82 record categoria “Cadetti” e primato personale abbassato di quasi 2″) nei 200 misti ad 1″ dal primato italiano di italiano di Alessia Filippi (2’11″25). Potrebbero dunque arrivare delle sorprese in questa specialità coi limiti A per le Olimpiadi di 2’11″0 (200 misti) e 4’36″6 (400 misti).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Deepbluemedia