Nuoto
Nuoto, il borsino dell’Italia maschile dopo gli Assoluti: trionfo di Detti e uno stile libero Dotto
FARFALLA
Nella farfalla Matteo Rivolta e Piero Codia sono ormai due riferimenti di questo stile. Il quarto e sesto tempo mondiale dell’anno dimostrano che il livello raggiunto dai due delfinisti nostrani è estremamente alto ed il conseguimento dell’ultimo olimpico nei 100 metri è tutt’altro che impossibile. Piace inoltre la determinazione di Rivolta nell’avere sempre un altro traguardo da tagliare, ritenendosi in grado di ottenere un crono inferiore al 51”54 fatto a Riccione, valso il pass a 5 cerchi. Per Codia, invece, il discorso è un po’ diverso perché se è vero che il 51”42, fatto nel corso delle batterie del mattino, è di grande qualità lo è altrettanto anche che il peggioramento sensibile in finale (51”72) denunciando forse qualche problema nella gestione della tensione nel momento clou. Un atteggiamento molto comune in Italia. I 200 metri hanno incoronato, invece, un membro del gruppo “Saranno Famosi” se ci concedete l’espressione. Giacomo Carini, infatti, classe 1997 si è imposto in 1’57”01 (nuovo record italiano categoria “Cadetti”) prendendosi il titolo tricolore ed il pass per gli Europei, alla sua prima convocazione in Nazionale A. Vero è che il top mondiale è distante 3” ed, a differenza di quanto avviene sulla distanza più breve, il gap con gli altri è ancora decisamente ampio.
MISTI
Nei misti forse la sorpresa più grande degli Assoluti. Il 4’11”95 con cui Federico Turrini ha vinto i 400 metri (pass olimpico centrato) è di un livello notevolissimo rapportato a quanto già nuotato al mondo in questo momento, in attesa ovviamente degli americani. Un crono che lo posiziona nella top3 mondiale e può promettere grandi cose ai Giochi. Certo, a differenza dei campionati italiani, in quel caso bisognerà spingere fin dalle eliminatorie e non sarà semplice replicare un tempo del genere. E’ un po’ questa la preoccupazione del livornese che però a Riccione ha dimostrato di esserci anche per la vittoria nei 200 seppur con un riscontro di ben altro profilo (1’59”61). Sulla distanza breve si è messo in luce Lorenzo Glessi (classe 1998) che nel corso delle batterie ha fatto segnare il nuovo record junior di 2’01”27 anche se non replicato nella finale. Un talento di cui già da un po’ si parla ma che al momento sta stentando ad ottenere i risultati attesi. Vedremo se questo riscontro saprà essere funzionale alla crescita dell’atleta da un punto di vista psicologico.