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Nuoto: le classifiche dei migliori tempi mondiali stagionali tra gli uomini

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In attesa che gli Assoluti di Riccione 2016 (19 – 23 aprile) e i Trials americani (26 giugno – 3 luglio ad Omaha) completino il quadro del ranking mondiale dell’anno, prima dei Giochi Olimpici di Rio 2016 (gare dal 6 al 13 agosto), tracciamo lo scenario natatorio di chi si è già mostrato, con i migliori tempi nelle varie specialità.

STILE LIBERO

TOP 10 50 METRI 

La graduatoria dell’unica vasca è capeggiata dal campione olimpico di Londra 2012 Florent Manaudou che, ai recenti campionati francesi di Montpellier, ha fatto segnare uno strepitoso 21″42 che lo ha issato in vetta alla classifica in questione. Tuttavia da non sottovalutare le grandi prestazioni dell’australiano Cameron McEvoy che con 21″44 è dietro di soli 2 centesimi al transalpino e in una gara dove tensione e particolari fanno la differenza ci attende un confronto molto serrato.

TOP 10 100 METRI

La gara regina, al momento, sembra avere un unico padrone ed il suo nome è Cameron McEvoy. L’australiano ai Trials di Adelaide ha letteralmente volato nelle due vasche facendo segnare il record del mondo in tessuto (47″04) e candidandosi, con questo tempo, alla vittoria olimpica. Riuscirà a riconfermarsi nella piscina a 5 cerchi? Difficile da dire ma senz’altro un crono del genere è una bella rassicurazione.

T0P 10 200 METRI

La vittoria di Kazan aveva eletto James Guy a miglior nuotatore del globo nelle quattro vasche nel 2015. Ebbene l’inglese, nelle selezioni nazionali di Glasgow, ha confermato le aspettative siglando il crono di 1’45″19, numero 1 del ranking, e quasi uguale a quello valso la vittoria in Russia (1’45″14). Un messaggio chiaro alla concorrenza che, in attesa dell’enigmatico Sun Yang e degli americani, ha nell’inglese una certezza.

TOP 10 400 METRI

L’Australia non si ferma solo alle gare veloci dello stile libero ma detta legge anche nel mezzofondo. Il nome è quello del 19enne Mack Horton che già l’anno scorso iniziò la stagione alla grande ed in vista dell’appuntamento olimpico non vuol commettere gli stessi errori. Il 3’41″65 è un tempo straordinario che solo il fenomeno cinese Sun Yang di Londra è stato in grado di far meglio. Che sia Horton il degno erede di Ian Thorpe e Grant Hackett?

TOP 10 1500 METRI

Eccoci alla specialità tanto cara ai colori italiani. Al momento è il citato Horton a capeggiare la graduatoria con un crono (14’39″54) che al momento neanche il nostro Gregorio Paltrinieri ha fatto segnare. Greg avrà la sua chance a Riccione per mandare un segnale importante e far valere il proprio status di campione del mondo della distanza.

 

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DORSO 

TOP 10 100 METRI

Anche in questa specialità tanta Australia. Primatista sia dei 100 che 200 metri, Mitchell Larkin è il favorito numero 1 per Rio su entrambe le distanze seppur la concorrenza, della gara più breve, è senz’altro agguerrita. In particolare l’americano Ryan Murphy, nonostante il tempo dei Trials non sia ancora giunto, ha già dato ampi segni di vitalità nelle competizioni cui ha preso parte. Lo statunitense, al via nei campionati canadesi, ha stampato un 52″57 notevolissimo, perchè nuotato non certo al meglio delle proprie condizioni che può essere una seria minaccia per Larkin. In più, da non sottovalutare, l’evergreen Camille Lacourt che a Montpellier, nuotando 52″97, si candida apertamente per un metallo in quel di Rio.

TOP 10 200 METRI

In questo caso la leadership di Larkin è minacciata concretamente non solo dal citato Murphy ma anche dal Cinese Jiayu Xy che, nelle selezioni nazionali, ha stampato un grandioso 1’54″79.

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FARFALLA

 

TOP 10 100 METRI 

Attendendo i riscontri degli Usa e di Michael Phelps, in particolare, nei Trials, è l’Oriente a farla da padrone in questa specialità. Nei 100 metri il migliore è il sorprendente 17enne Zhuhao Li in 51″24 che ai campionati cinesi ha stupito tutti. Si conferma di grande livello Laszlo Cseh che, in questo stile, sta trovando una seconda giovinezza come il suo 51″40 nuotato in Lussemburgo dimostra.

TOP 10 200 METRI

Nella distanza più lunga è il Giappone a far la voce grossa con due atleti ai primi due posti del ranking. Daiya Seto e Masato Sakai hanno fermato i cronometri ben al di sotto dei 1’55” e si candidano per recitare il ruolo dei protagonisti alle Olimpiadi.

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RANA

TOP 10 100 METRI

Dopo i 200 stile libero, si torna a parlare inglese in vasca grazie al campione del mondo nonchè recordman della distanza Adam Peaty. Nei Trials di Glasgow il nuotatore britannico ha confermato la propria leadership nella disciplina essendo l’unico a scendere sotto il limite dei 59″ facendo segnare uno strepitoso 58″41, di gran lunga la miglior prestazione dell’anno. Alle spalle di Peaty, la sorpresa è rappresentata da Joao Gomes Junior che a 30 anni stabilisce un 59″06, forse, troppo bello per essere vero visti i precedenti di doping dell’atleta brasiliano (clicca qui per saperne di più). Che sia solo l’assaggio di qualcosa di imprevedibile in Brasile?

TOP 10 200 METRI

Über Alles. E’ questo lo slogan dei 200 rana dove la Germania torna ad essere dominante con Marco Koch e il suo stile così personale. Fisico non propriamente asciutto ma estremamente potente, Koch è una delle poche carte da medaglia della nazionale tedesca in vasca essendo, attualmente, il migliore delle 4 vasche in questa specialità.

 

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MISTI

TOP 10 200 METRI

Nella specialità più logorante e tecnica del nuoto in corsia, il nome di Kosuke Hagino è quello che più di altri si è distinto in questo 2016. Il giapponese si è messo in luce nel corso dei campionati nazionali, ottenendo crono di grande rilievo internazionale, issandosi in vetta al ranking sia nei 200 che nei 400 metri. Sarà interessante vedere come saprà rispondere Phelps e la squadra americana.

TOP 10 400 METRI

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: profilo twitter Australian Swim Team

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