Precisione
Tiro a volo, Silvana Stanco: “Ho superato la delusione. Avrò altre Olimpiadi da vivere con l’Italia”
Il 21 marzo 2015 Silvana Stanco trionfava nella tappa di Coppa del Mondo di tiro a volo ad Al Ain, conquistando anche la carta olimpica per l’Italia. Da allora, tuttavia, l’azzurra non ha più preso parte ad altri grandi eventi nel corso dell’anno: i tecnici hanno optato per quelle atlete che avrebbero potuto, da regolamento, conquistare il secondo pass a cinque cerchi, non riuscendo tuttavia nell’impresa. Con un solo posto a disposizione nella fossa olimpica (che, ricordiamo, non era nominale), la scelta della Federazione è caduta sulla campionessa in carica Jessica Rossi, che dunque potrà difendere il titolo conquistato a Londra 2012. Per Silvana Stanco, dunque, la beffa di aver ottenuto la qualificazione per l’Italia senza essere poi convocata per i Giochi. Una delusione che ha lasciato spazio ad una rinnovata carica: il pensiero è già rivolto a Tokyo 2020.
Dopo aver conquistato il pass olimpico, non hai praticamente più gareggiato per tutto il 2015: come hai gestito questa situazione?
“E’ stato difficile, ho dovuto mantenere la forma tutto l’anno, anche se poi non ho quasi mai gareggiato. Io sapevo che era importante che le altre atlete provassero a conquistare la seconda carta, però al tempo stesso non ho potuto dimostrare quanto valgo. Speravo di poter gareggiare almeno al Mondiale. Io mi auguravo che le mie compagne prendessero il secondo pass, perché a quel punto avrei potuto gareggiare e non si sarebbe venuta a creare la situazione che non mi permetterà di andare a Rio. Tuttavia io rispetto assolutamente le scelte dei tecnici, perché hanno agito sempre per il bene della Nazionale“.
Dev’essere stato un brutto colpo per te sapere che alle Olimpiadi sarebbe andata Jessica Rossi.
“All’inizio ero molto delusa, ma ora me ne sono fatta una ragione. Jessica Rossi è una grande atleta, ha già vinto le Olimpiadi e quindi capisco la scelta. Certo, mi sarei aspettata che avremmo potuto giocarci la convocazione in queste prime gare del 2016, ma va bene così“.
Quanto accaduto cambierà il tuo rapporto con la Rossi?
“Per niente, con Jessica ho un buon rapporto e di sicuro non ce l’ho con lei, anche perché la scelta non è stata sua“.
Sei nata e cresciuta in Svizzera. Ti ha mai sfiorato il pensiero di cambiare nazionalità, approdando in una selezione dove la concorrenza interna non sarebbe paragonabile a quella italiana?
“Mio padre è italiano ed io ho sempre amato l’Italia. Io mi sento italiana al 100%. Certo la Svizzera sarebbe una strada più facile, ma il mio sogno, sin da quando ho iniziato, è sempre stato quello di arrivare in alto con l’Italia. Quindi non ho mai pensato neanche per un attimo a cambiare nazionalità. Credo di avere le potenzialità per raggiungere il massimo con l’Italia”.
A 23 anni, in effetti, il tempo è dalla tua parte.
“Sì, avrò ancora tante occasioni per andare alle Olimpiadi. Non mi arrendo, sono già concentrata su Tokyo“.
Senza Olimpiadi, quali saranno i tuoi obiettivi stagionali?
“Il 9 aprile partirò per la preolimpica di Rio, parteciperò anche io. Voglio qualificarmi per le finali di Coppa del Mondo e, soprattutto, dimostrare di essere all’altezza“.
Potremmo dire che nel tiro a volo esiste un ante ed un post Londinium 2012. Quanto è cambiato questo sport con le nuove regole?
“Sono due sport differenti. Prima vinceva il tiratore che rompeva più piattelli. Ora invece puoi qualificarti per la semifinale anche con qualche errore di troppo, poi si azzera tutto ed hai a disposizione solo 15 piattelli. Non sempre vince il migliore, è tutto più concentrato“.
Cosa ti aspetti dalla nazionale azzurra alle prossime Olimpiadi?
“Io penso che la nostra squadra sia molto forte e ci siano le potenzialità per vincere diverse medaglie“.
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federico.militello@oasport.it