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Triathlon
Triathlon, World Series 2016: a Cape Town s’impongono lo spagnolo Alarza e la britannica Stanford. Bene Alessandro Fabian (13°)
Va in archivio a Città del Capo anche la terza prova stagionale delle World Triathlon Series 2016; in Sudafrica si impongono lo spagnolo Fernando Alarza e la gallese Non Stanford. Discrete le prestazioni degli italiani: 13esimo Alessandro Fabian (scalate altre due posizione nella classifica mondiale), 48esimo Delian Stateff e 28esima Charlotte Bonin, unica azzurra in gara.
La gara maschile. La prova di nuoto non ha riservato particolari colpi di scena, con lo specialista Raphaël Aurélien (Francia) tra i protagonisti fino all’uscita dall’acqua; alla prima transizione, il gruppo di testa vede 15 atleti imporre il ritmo di gara a tutti gli inseguitori, fino alla T2. La prova di corsa scatena i big, che scatenano la bagarre, senza risparmiarsi. Lo spagnolo Fernando Alarza, in continua crescita, si mette subito in mostra e prende il largo insieme a Jonathan Brownlee e al ventiduenne francese Dorian Coninx, mentre nelle retrovie un inarrestabile Mario Mola inizia la sua solita, entusiasmante rimonta.
Al traguardo sarà proprio Alarza ad alzare il nastro, conquistando così il primo oro in carriera nelle WTS; seguono il britannico Jonathan Brownlee, in netta ripresa, e il francese Coninx, esultante per il suo primo podio nel massimo circuito del triathlon internazionale. “Solo” quarto il cannibale della disciplina, Mario Mola.
Buona la prova di Alessandro Fabian (C.S. Carabinieri), 13°, un piazzamento ancora nella top15 – dopo la tredicesima piazza all’esordio di Abu Dhabi – oggi ottenuto sulla distanza sprint. Uscito dal nuoto ad appena 24 secondi dal leader, l’azzurro è riuscito a riprendere la testa gara con una frazione in bici di forza e grande carattere. Positiva anche la prestazione nella corsa, la quale gli ha consentito di ottenere un ottimo risultato finale che lo proietta al 10° posto assoluto del ranking mondiale (decisivo in ottica olimpica).
L’altro italiano in gara, Delian Stateff (G.S. Fiamme Azzurre), è stato invece frenato dal nuoto, da cui è uscito già ad un minuto dalla testa della gara e, nonostante la buona prestazione nella corsa, non gli è stato possibile recuperare, concludendo così 48°.
La gara femminile. Rientrano le attuali stelle del triathlon mondiale e conquistano subito il podio: la gallese Non Stanford si aggiudica l’oro e l’inglese Jodie Stimpson l’argento. Finalmente podio anche per l’atleta delle Bermuda Flora Duffy, il primo quest’anno, dopo averlo sfiorato con i due quarti posti delle prime due tappe delle WTS 2016. A sorpresa, la tedesca Anne Haug ritorna sulla scena mondiale con un eccellente quarto posto.
La frazione di nuoto – che non ha fatto selezioni significative – ha visto Flora Duffy e la spagnola Carolina Routier tirare il gruppo unito alle loro spalle fino all’uscita dall’acqua ed al successivo ingresso in T1, dal quale invece le atlete ripartiranno tutte insieme. Uscite unite anche dalla T2, le protagoniste principali hanno iniziato subito ad alzare i ritmi: le forti runners Stimpson, Stanford, Haug e Duffy davanti a tutte. Nell’ultimo chilometro si consolida il distacco: Stanford prima, con il fiato sul collo della tedesca Haug e della connazionale Stimpson; Duffy, attardata di appena due secondi, allunga il passo e supera la tedesca, conquistando con decisione il podio dietro la Stanford e la Stimpson che, nonostante la fresca, pessima notizia dell’esclusione dalla squadra olimpica britannica, ha fatto una grande prestazione. Pride and rage per lei…
L’unica italiana presente, Charlotte Bonin (G.S. Fiamme Azzurre), è uscita 16^ dall’acqua ed è rimasta nel gruppone delle inseguitrici per l’intera frazione in bici; una prova “nervosa”, a causa dei continui scatti e contro-scatti, quasi obbligati, viste le caratteristiche del percorso. Per la nostra Bonin, penalizzata dal ciclismo, un buon recupero “di corsa” fino alla 28^ piazza finale, brava a tenere duro dopo una settimana tutta in salita inaugurata dalla brutta distorsione alla caviglia rimediata a tre giorni dalla gara di Cape Town.
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Fonte e foto: FITRI
giuseppe.urbano@oasport.it