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Volley, Champions League – Trento sfida Kazan in Finale: una missione impossibile? La banda Stoytchev all’assalto contro i fenomeni
Trento, è una missione impossibile? I Campioni d’Italia devono scalare una montagna di dimensioni importanti per uscire vittoriosi dalla Finale della Champions League 2015/2016 di volley maschile (ore 18.00, diretta tv su Fox Sport e diretta streaming su OASport). Lo Zenit Kazan, Campione d’Europa in carica, era fin dall’inizio della stagione lo squadrone super favorito per il bis continentale ed è arrivato all’atto conclusivo con grande facilità.
Alla Tauron Arena di Cracovia, però, si decide tutto in una partita secca dove possono entrare in gioco tantissimi fattori. Trento parte nettamente sfavorita ma non battuta perché la storia parla per i dolomitici, Araba Fenice capace sempre di diventare grande nei momenti e nelle circostanze più complesse e difficili.
La corazzata di coach Alekno fa paura a tutti ma il cuore della banda Stoytchev vuole superare anche l’ostacolo più alto per alzare al cielo la quarta Coppa della sua storia dopo la storica tripletta 2009-2011. Il leggendario ciclo trionfale culminò proprio con il trionfo di Bolzano in faccia a Kazan, ma l’anno successivo fu proprio lo Zenit a sconfiggere Kaziyski e compagni in semifinale iniziando la striscia vincente russa che è ancora aperta.
Trento ha sempre vinto quando ha disputato una Finale, Kazan ha perso solo una volta proprio contro i dolomitici ed è al suo quinto atto conclusivo. I Campioni d’Italia conducono 4-1 nei precedenti contro i Campioni di Russia. Numeri storici ma che probabilmente non ricalcano la situazione attuale delle due squadre, giunte all’appuntamento con due cammini diametralmente opposti.
Il sodalizio di Diego Mosna ci arriva in sordina, quasi a sorpresa, contro tutti i pronostici della vigilia, con una squadra giovane e non infarcita di super big come tante altre nel Vecchio Continente. Dominata la semifinale contro Civitanova, come successe già nel 2009, anno della prima apoteosi gialloblu; in precedenza steso il blasonato Belogorie Belgorod, tutto facile a onore nel vero tra girone eliminatorio e ottavi di finale, sfruttando un sorteggio abbastanza generoso.
I miliardari russi hanno perso l’andata dei quarti di finale contro il Belchatow, unico passo falso di una marcia trionfale senza eguali culminata nella semifinale vinta per 3-1 contro l’Asseco Resovia padrone di casa. In campionato un record vertiginoso di 25-1. Insomma sembrano davvero imbattibili ma per una volta può vincere Davide contro Golia, come già capitato settimana scorsa a Casalmaggiore.
Si affrontano due filosofie diametralmente opposte. Trento ha investito sul vivaio, su uomini cresciuti in casa come Simone Giannelli e Filippo Lanza, puntando su pochi campioni affermati (Mitar Djuric, non menzioniamo Kaziyski che non può giocare) e facendone crescere tanti altri (Antonov, Solè, Van De Voorde).
Dall’altra parte della rete il meglio del circuito internazionale: il mostro Leon, l’opposto Mikhaylov, lo schiacciatore Anderson, il palleggiatore Butko. Milioni di euro e di dollari messi sul piatto per costruire un’autentica Armata.
La differenza fondamentalmente è quella e può incutere timore anche sotto il profilo tecnico. Come fermare i cacciabombardieri avversari? Alzando le barricate, giocando tanto a muro, toccando molto e provando a reggere in difesa, unica tattica possibile per poter mettere giù palla, limitando l’offensiva avversari. Rado Stoytchev, all’ennesima magia della carriera, avrà già preparato tutto nel dettaglio.