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Volley, Champions League – Trento vs Civitanova: le pagelle dell’Euro Derby! Dominio Dolomitico
Oggi pomeriggio si è disputato l’Euro Derby tra Trento e Civitanova. La semifinale della Champions League 2015/2016 di volley maschile è stata dominata dai Campioni d’Italia che domani pomeriggio sfideranno lo Zenit Kazan per la Coppa. Di seguito le nostre consuete pagelle.
TRENTO: 10. Una partita dominata in lungo e in largo, una semifinale di Champions League senza storia. I Campioni d’Italia si guadagnano con pieno merito la quarta Finale della loro storia (vinti tutti i precedenti), in una stagione dove non sembrano esserci i presupposti per raggiungere questo traguardo. Ennesima impresa di Rado Stoytchev che ha dimostrato tutto il suo valore tecnico: prepara la partita nel dettaglio, un condottiero che guida i suoi uomini, impartendo caparbietà e convinzione nei propri mezzi. L’ottimo gioco viene da sé, decisivi il muro e la fase offensiva. Domani servirà l’impresa contro lo Zenit Kazan, sognando di ripercorrere il film nel 2011.
SIMONE GIANNELLI: 9. Alla sua prima Final Four mostra ancora una volta tutto il suo potenziale e dirige a meraviglia i compagni, trascinando la squadra verso una storica vittoria. Il Re della cabina di regia è un autentico fenomeno che permette alla sua squadra di attaccare con grande precisione, variando i colpi e leggendo al meglio la confusione che regnava nel campo di Civitanova. Da segnalare anche i 5 punti personali (3 muri), determinanti due attacchi che nel primo set hanno portato Trento sul 18-14 segnando definitivamente la semifinale.
MITAR DJURIC: 9. Superlativo top scorer della semifinale, con i suoi 15 punti (67% in fase offensiva) indirizza definitivamente l’incontro: quattro punti praticamente filati per il 19-13 nel secondo set, è lui a creare il break definitivo nel terzo set.
SEBASTIAN SOLÈ: 8,5. Trento ha avuto solo un momento di difficoltà nell’arco dell’intera sfida: durante il primo set quando è andata sotto 0-4 e poi 3-8. Proprio in quel momento sono state determinanti le stampatone dell’argentino su Miljkovic e Stankovic che hanno permesso ai dolomitici di impattare a quota 10 e poi di prendere nuovamente il largo.
OLEG ANTONOV: 8. Gioca una delle partite più belle in stagione: una solidità in ricezione da far paura e che stronca sul nascere qualsiasi velleità di Civitanova. Si prende pure il lusso di schiacciare a terra il punto che consegna a Trento la quarta Finale della sua storia.
MASSIMO COLACI: 8. Un libero eccezionale, protagonista di difese stellari e di recuperi emozionanti, le sue mani sono di marmo, i palloni non cadono praticamente mai. Tra i migliori in campo.
SIMON VAN DE VOORDE: 7. Accanto a Solè alza una saracinesca che mura Civitanova.
TINE URNAUT: 6. Non brilla particolarmente, faticando in attacco (8 punti, 37%).
FILIPPO LANZA: S.V. Il capitano non è ancora al top, non parte titolare e subentra solo per alcuni scambi nel secondo set.
GEORGI BRATOEV: S.V. Qualche scambio nel terzo parziale al posto di Giannelli.
Non entrati: DANIELE MAZZONE, TIZIANO MAZZONE, CARLO DE ANGELIS.
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CIVITANOVA: 3. Una disfatta. L’ennesima per una società che arriva sempre a un passo dal successo e non riesce ad agguantarlo. Seconda sconfitta contro Trento nel momento clou: era già successo nella semifinale di Coppa Italia, oggi il bis in Champions League. Un tracollo per la Lube che rischia di chiudere la stagione senza titoli, visto lo 0-2 nella semifinale scudetto contro Perugia. Blengini incapace di dare una sterzata ai suoi uomini, crollati al cospetto della verve di Trento.
IVAN MILJKOVIC: 4. Il capitano è stato totalmente assente, incapace di dare la sterzata alla propria squadra. Non produce praticamente nulla per quasi due set, deve lasciare spazio ad Alessandro Fei. Senza l’opposto in palla era difficile uscirne vittoriosi.
OSMANY JUANTORENA: 5,5. Non riesce a prendersi la squadra sulle spalle come il suo talento richiederebbe. La Pantera viene chiamata spesso in causa, concretizza anche parecchio (10 punti col 57%) ma non dà mai l’impressione di poter trascinare la sua squadra.
MARKO PODRASCANIN e DRAGAN STANKOVIC: 4. I centrali sono assenti, gli attacchi dolomitici passano come se nulla fosse, i due serbi sono fuori dal gioco.
KLEMEN CEBULJ e WILLIAM PRIDDY: 5. Staffetta tra i due schiacciatori ma la musica non cambia: nessuno dei due riesce ad attaccare positivamente, la classe dei due non riesce a trasparire.
ALESSANDRO FEI: 6,5. Tra i pochi a salvarsi. Sostituisce Miljkovic a metà partita, a livello individuale gioca un’ottima partita (8 punti, 67%) ma non basta a Civitanova.
JENIA GREBENNIKOV: 6,5. Il libero fa il suo in ricezione e in difesa ma è una goccia in un gioco confusionario e troppo impreciso.
ENRICO CESTER, ANTONIO CORVETTA, SIMONE PARODI: S.V. Solo qualche scambio nei vari set.
Non entrato: JIRI KOVAR.