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Canoa slalom, Europei 2016: obiettivi falliti a Liptovsky Mikulas, a Rio si punta tutto sul K1

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Si poteva fare di più. Se lo scorso anno l’Italia usciva da Markkleeberg con ben quattro finali più un bronzo nella gara a squadre del K1, la rassegna continentale di Liptovsky Mikulas ha mostrato una nazionale parecchio lontana dai rivali del Vecchio Continente, sopratutto incapace di raggiungere gli obiettivi prefissati.

DELUSIONE CANADESE La finale raggiunta da Stefanie Horn non basta per cancellare la debacle avvenuta nella canadese. A mangiarsi le mani sono sopratutto Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari, il C2 italiano capace di centrare ben tre finali europee e altri piazzamenti di rilievo in Coppa del mondo che ne fanno degno protagonista della storia della canoa tricolore. Al binomio dell’Aeronautica è mancato tuttavia qualcosa negli appuntamenti cruciali, quelli dove sarebbe bastata una prestazione in linea con le aspettative per volare a Rio. Fallito il primo match point nella rassegna iridata dello scorso anno, gli azzurri si sono sciolti nella semifinale di ieri conclusa alle spalle degli unici rivali Lukas e Simon Werro. Onore comunque ai fratelli svizzeri, bravi a riportare il proprio paese alle Olimpiadi dopo 24 anni.

Meno rammarico invece per il pass del C1, andato senza patemi allo spagnolo Ander Elosegi. L’iberico è addirittura salito sul podio, cogliendo un risultato al momento fuori portata per la squadra azzurra. Bisogna tuttavia dire che anche in questo caso, un altro rivale per Rio, il più abbordabile croato Matija Marinic, è riuscito a fare meglio del nostro alfiere Stefano Cipressi.

HORN – DE GENNARO TOCCA A VOI In attesa delle cruciali prove di canoa velocità di Duisburg, gli unici canoisti certi di volare in terra carioca sono la già citata Stefanie Horn e Giovanni De Gennaro. Due atleti giovani, entrambi made in Brescia, dato che l’italotedesca è sposata con Riccardo De Gennaro, fratello maggiore di Giovanni e altro atleta azzurro. Proprio la canoista che ha come mito Josefa Idem potrebbe recitare in Brasile il ruolo di mina vagante. La semifinale di ieri chiusa col miglior tempo è infatti soltanto l’ennesimo segnale mostrato in questi anni dalla dottoressa in Scienze della nutrizione. Enormi margini di crescita segnati però dall’incapacità di dare continuità alle sue prestazioni.

Non ha rubato l’occhio in questo weekend invece Giovanni De Gennaro, come da lui stesso dichiarato: “Non sono soddisfatto della gara che ho fatto, non ho dato il meglio e non sono riuscito a scendere in acqua così cattivo come invece avevo fatto nelle due precedenti selezioni che, comunque, hanno contribuito in maniera determinante alla mia qualifica olimpica”. Senza finale ma con un pass olimpico che vale doppio, vista la grande concorrenza interna di Andrea Romeo e del campione olimpico di Londra Daniele Molmenti. In attesa di sapere qualche notizia in più sul suo futuro, non è da escludere un ritiro a fine stagione, il fuoriclasse friulano ha accettato con gran classe il verdetto delle selezioni, mettendosi subito a disposizione del giovane bresciano in questa volata verso Rio. Un signore con e senza pagaia.

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francesco.drago@oasport.it

 

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