Formula 1

F1: ultima chiamata per la Ferrari in Spagna? Tanti aggiornamenti ma troppa pressione da Marchionne?

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Il quinto appuntamento del Mondiale di F1 2016 rischia di essere già un crocevia importante per le ambizioni della Ferrari in questo campionato. Il distacco sensibile dalla Mercedes, sia nel campionato mondiale dei piloti con Nico Rosberg in testa a punteggio pieno (100 punti, 4 vittorie in altrettante gare – 57 per Kimi Raikkonen e -67 per Sebastian Vettel) e sia in quello costruttori (-81 dalle frecce d’argento), la dice lunga sull’importanza che riveste il GP di Spagna. Una condizione che obbliga la Scuderia di Maranello a fornire una risposta.

Per quest’occasione, infatti, sono attesi diversi aggiornamenti del pacchetto aerodinamico, in parte già anticipati a Sochi senza che essi però abbiano sortito gli effetti sperati. I problemi di affidabilità del venerdì sulla Rossa di Vettel, l’incidente del tedesco e un tracciato con un asfalto troppo “gentile” sugli pneumatici hanno finito per favorire ulteriormente Rosberg, a segno anche in terra di Russia. Una differenza prestazionale sensibile che si spera venga quantomeno ridotta lungo i curvoni veloci del Montmelo. La pista iberica è forse quella che più di altre mette alla prova la bontà di una monoposto perché richiede efficienza aerodinamica e meccanica per la massimizzazione del risultato. Dovrebbero, inoltre, essere differenti la condizioni atmosferiche e la gestione degli pneumatici tornerà ad avere una certa preponderanza in termini di degrado: “A Barcellona di solito si stabilisce qual è il livello della vettura. Siamo a buon punto e conoscendo bene questo circuito è fondamentale acquisire correttamente tutti i dati. Per ottenere una buona prestazione occorre mettere insieme tutti gli elementi. Si tratta di un tracciato particolarmente esigente dal punto di vista delle gomme: “Ci sono molte curve, ad alta e bassa velocità, cambi veloci di direzione, varianti lente, e occorre molta trazione dalla macchina e dagli pneumatici. E’ una gara impegnativa e la gestione delle gomme è di fondamentale importanza” – le parole di Vettel (fonte ferrari.com). In più il tedesco si dimostra ancora molto fiducioso riguardo questo Mondiale, al momento, di chiaro stampo Mercedes: “Abbiamo disputato appena quattro gare su ventuno e non mi sembra di ricordare nessuno già campione dopo così pochi round” – ha precisato su Sport Bild – “Da qui in avanti bisognerà soltanto mantenere la calma, non farsi influenzare dagli eventi positivi o negativi che siano, essere pazienti e lavorare assieme. Il mio obiettivo resta sempre portare il Cavallino al titolo e non mi sento assolutamente di escludere quest’anno. Farlo sarebbe sbagliato. L’unico target resta quello di crescere”.

A creare ulteriori aspettative su questo round ci ha pensato il Presidente Sergio Marchionne che ha dichiarato senza mezzi termini alla viglia dell’appuntamento iberico: “Mi aspetto subito due vittorie, a partire già da Barcellona. In Spagna vinciamo noi”. Propositi ambiziosi che però, forse, mettono troppa pressione ad un ambiente già teso di suo. La politica degli annunci in F1 non è mai stata foriera di grandi successi e anche la discrepanza (sottile) tra quanto detto da Vettel e ciò che ha affermato il massimo dirigente del Cavallino Rampante invita a delle riflessioni. Gli spunti non mancano, dunque, per seguire un weekend importante per la Ferrari che dovrà fare i conti, come sempre, con una W07 Hybrid strepitosa.

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