Tuffi
Giovanni Tocci: dalla Maturità durante gli Europei 2013 alla rimonta di Londra
Agli Europei di Rostock, disputati nel giugno 2015, Giovanni Tocci studiava letteratura italiana. E’ iscritto all’università – ma non è l’unico – eppure questo particolare lo descrive bene, ragazzo profondo e incredibilmente intelligente, “con la testa” – ce lo disse in tempi non sospetti un’allenatrice dell’Italtuffi – che nel 2013, sempre durante la rassegna continentale di Rostock, fece avanti e indietro da Cosenza per disputare il sincro 3 metri con Andreas Billi (quinto posto) e svolgere nel frattempo l’esame di Maturità, completato con il massimo dei voti.
“Mi piace stare in questa Nazionale perché c’è un clima bellissimo“, ha dichiarato ai microfoni di RaiSport subito dopo l’argento vinto ieri sera da 1 metro a Londra, il primo per l’Italia maschile a sette anni di distanza dagli ultimi trionfi datati Torino 2009. In effetti quella londinese è stata una serata strana, diversa, magica. A partire dagli occhi lucidi di Giorgio Cagnotto durante l’intervista con Elisabetta Caporale, passando per il “ne ho vissute tante di medaglie con Tania, ma oggi ho sofferto anch’io” dello stesso ct e finendo con le numerose dimostrazioni d’affetto che Tocci ha ricevuto via social da compagni di squadra (Tania Cagnotto, Michele Benedetti e Noemi Batki su tutti) e tecnici (Giuliana Aor, Ibolya Nagy e, ovviamente, Oscar Bertone in diretta nazionale).
Perché a uno come Tocci non si può non voler bene. Talento purissimo, plurimedagliato europeo a livello giovanile con un quarto posto alle Olimpiadi jr di Singapore 2010, al momento del passaggio tra i senior è stato frenato a lungo da un problema alla spalla che non si riusciva a curare. Passava e tornava, da solo, non lasciandogli tregua né la possibilità di allenarsi con regolarità, e talvolta lo si vedeva portare curiosi tuffi doppi (quindi con ingresso di piedi) alle gare nazionali per evitare di peggiorare i danni. Scene tristi che hanno ritardato una consacrazione attesa e, finalmente, divenuta realtà dopo un’eliminatoria sofferta e con una grande rimonta in finale. Che sia solo l’inizio, Giovanni.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Fin/DeepBlueMedia