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Ciclismo

Giro d’Italia 2016: gli scalatori. Da Nibali a Pozzovivo, passando per Landa e Valverde

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Valverde Pier Colombo

Alejandro Valverde: dopo una Freccia Vallone dominata come sa fare lui, è mancato all’appuntamento più importante di aprile, la Liegi-Bastogne-Liegi. Forse per il meteo, forse per una condizione non al top, visto che è in preparazione per il Giro. Per la prima volta prende il via alla Corsa Rosa, e lo fa con grandi ambizioni. E’ da vedere sulle salite lunghe e dure che offre il Bel Paese. Se riuscirà ad arrivare davanti dopo due settimane bisognerà davvero temerlo.

Rafal Majka: nel 2015 ha provato l’accoppiata Tour e Vuelta, senza riuscire però a stupire in chiave classifica. Quest’anno torna alle vecchie abitudini e torna all’amato Giro d’Italia. Sarà il capitano della Tinkoff, che difende il titolo di Alberto Contador. La costanza non è la dote principale, ma nella giornata giusta lo si può considerare davvero come uno dei più forti al mondo.

Esteban Chaves: dopo una Vuelta 2015 in versione super (chiusa al quinto posto), lo scalatore colombiano della Orica GreenEdge vuole confermarsi uomo da grandi giri. Le montagne sono il suo pane e quelle del Giro sembrano essere adattissime alle sue caratteristiche. Può essere una mina vagante, se avesse la condizione giusta.

Domenico Pozzovivo: il brevilineo scalatore lucano ci riprova. Ancora una volta a caccia del podio al Giro d’Italia. Ovviamente partirà con i gradi di capitano nella sua AG2R, sembra avere la gamba giusta, viste le corse di preparazione. Lo scorso anno fu costretto a ritirarsi dopo una brutta caduta nella seconda tappa in linea, in questo 2016 vuole riscattarsi. Importante limitare il calo che spesso ha sofferto nella terza settimana.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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