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Ciclismo
Giro d’Italia 2016: impresa di Giulio Ciccone sugli Appennini, Jungels nuova Maglia Rosa
Un’impresa solitaria, davvero strepitosa e, soprattutto, inaspettata. Sugli Appennini svetta Giulio Ciccone. Assolo nella decima tappa del Giro d’Italia per il giovanissimo corridore della Bardiani CSF che è riuscito a sorprendere tutti i compagni di fuga con un attacco tra salita e discesa che è stato eccezionale. A soli 21 anni lo scalatore di Chieti raggiunge la vittoria più bella della carriera. Tantissimi colpi di scena nei 219 chilometri da Campi Bisenzio a Sestola.
Frazione scoppiettante sin dalle prime battute. Velocità altissima nel gruppo che ha percorso le prime due ore di gara alla media spaventosa di 40 km/h. L’andatura pazzesca sostenuta sulle prime due salite (due GPM di terza categoria) Passo della Collina e Pietracolora è costata cara ad uno dei protagonisti annunciati della corsa rosa: Mikel Landa (Team Sky). Il basco ha perso subito contatto a causa di problemi fisici ed è stato costretto al ritiro successivamente. Davanti sono andati all’attacco Giovanni Visconti (Movistar), Nicola Boem (Bardiani CSF) e Przemyslaw Niemiec (Lampre Merida), inseguiti da un gruppetto formato da Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF), Damiano Cunego (NIPPO-Fantini), Guillaume Bonnafond (Ag2r La Mondiale), Riccardo Zoidl (Trek-Segafredo), Georg Preidler (Giant-Alpecin), Ivan Rovny (Tinkoff), Giulio Ciccone (Bardiani-CSF), Darwin Atapuma (BMC), Egor Silin (Katusha), Nathan Brown (Cannondale). I due plotoncini si sono riuniti a circa 50 chilometri dal traguardo e, sotto la spinta di un fantastico Boem, i fuggitivi hanno iniziato l’ascesa di Pian del Falco con 4′ di vantaggio sul gruppo Maglia Rosa.
Il primo a muoversi davanti è stato Preidler, che in occasione del traguardo volante con abbuoni ha guadagnato spazio su tutti gli altri rivali. A riportarsi sull’austriaco (staccandolo) sono stati per primi Damiano Cunego, che ha fatto il pieno di punti sul GPM, riconquistando la Maglia Blu, e la coppia Bardiani CSF formata da Giulio Ciccone e Stefano Pirazzi. Il gruppo per la prima metà della salita è andato a passo regolare, poi, spinto dall’Astana ha aumentato il ritmo. A pagarne le conseguenze è stata la Maglia Rosa, Gianluca Brambilla, staccatosi a circa 3 km dal GPM. Nella successiva discesa, molto tecnica, Ciccone è riuscito ad andare in solitaria, mentre in gruppo è rientrato il leader della generale. Nella stessa discesa attacco importante da parte di Andrey Amador (Movistar) che è riuscito a guadagnare sui rivali in classifica, puntando alla Maglia Rosa.
Sull’ascesa finale Giulio Ciccone è riuscito a gestire al meglio il proprio vantaggio sugli inseguitori, capitanati da Rovny (Tinkoff), mentre il costaricense Amador ha cullato per chilometri il sogno rosa, venendo raggiunto però proprio sulla linea del traguardo. Nuovo leader della classifica generale dunque Bob Jungels (Etixx Quick Step), che ha sfruttato al meglio il lavoro del compagno di squadra Brambilla. Tra i big praticamente nessuna differenza, se non 4” guadagnati allo sprint da Alejandro Valverde su Vincenzo Nibali.
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gianluca.bruno@oasport.it
Foto: Twitter Giro d’Italia