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Ciclismo

Giro d’Italia 2016: le dichiarazioni della vigilia. Parlano Nibali, Valverde, Landa e Dumoulin

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Tutto pronto in Olanda. Ad Apeldoorn si prepara la partenza della novantanovesima edizione del Giro d’Italia, con la cronometro individuale d’apertura che prenderà il via domani ad ora di pranzo. Ieri si è svolta la conferenza stampa della vigilia, con tutti i protagonisti annunciati di questa Corsa Rosa che sono stati intervistati. Andiamo a vedere le loro parole.

Vincenzo Nibali: “Ho faticato un po’ al Giro del Trentino, però dopo la mia ultima corsa, la Liegi-Bastogne-Liegi, ho recuperato bene. Mi sono preparato al meglio possibile per questo Giro d’Italia. Guardando agli ultime due anni quando non c’ero, Mikel Landa è il giovane che è migliorato di più. Sarà uno dei principali rivali, comunque ci saranno delle sorprese, magari Tom Dumoulin ed Esteban Chaves. Ci saranno delle sorprese anche per quanto riguarda il percorso. Dovremo sempre fare attenzione. La crono del Chianti ha dei tratti veloci in discesa e ci saranno dei cambi di ritmo in salita. Mi potrebbe favorire. Landa lo conosciamo bene, la crono è sempre stato il suo punto debole. Comunque non correremo solo su Landa ma anche su Alejandro Valverde e Tom Dumoulin.”

Mikel Landa: “Ho ricominciato a correre solo poco tempo fa, quindi non penso di aver già raggiunto il massimo della mia forma al Giro del Trentino. Sono convinto di poter ancora migliorare. Non è un problema avere anche un velocista (Elia Viviani) in squadra, perché se vincesse alzerebbe il morale di tutti. Per me è una grande opportunità essere il capitano del Team Sky al Giro d’Italia, però in gara c’è anche Vincenzo Nibali con cui ho corso all’Astana… È un corridore molto forte, sia in discesa sia in salita. È potente. Sarà difficile batterlo.”

Tom Dumoulin: “Una delle ragioni per cui ho deciso di correre il Giro d’Italia quest’anno è la Grande Partenza nei Paesi Bassi e la cronometro iniziale. Non ho svolto alcun allenamento in altura, che oramai sembra una necessità per andare forte nei grandi giri. La crono olimpica a Rio è il mio obiettivo principale della stagione. Al Giro punterò alle crono, dunque mi concentrerò sulla prima e la nona tappa, oltre che sulla cronoscalata che sembra adatta alle mie caratteristiche. Penso di essere un po’ più rilassato rispetto all’anno scorso quando il Tour de France è partito da Utrecht. Ho imparato da questa esperienza. Venerdì penso che i miei più grandi rivali siano Fabian Cancellara, Jos van Emden e Vassil Kiryienka. Cancellara ha vinto la crono della Tirreno-Adriatico con un tempo che io probabilmente non riuscirò mai a fare… se si presenterà al Giro con la stessa forma sarà molto difficile batterlo anche se mi piacerebbe molto”.

Rigoberto Uran: “Sono professionista da dieci anni. Ho sempre bei ricordi delle mie partecipazioni al Giro. Come ogni anno, sono motivato e proverò a vincere. La corsa dovrebbe decidersi sulle montagne dell’ultima settimana e, vedrete, la rivelazione di questo Giro sarà Davide Formolo! Ci sono sei colombiani in gara (con Esteban Chaves, Carlos Betancur, Sebastian Henao, Darwin Atapuma e Daniel Martinez). Diremo sicuramente la nostra, anche se è un peccato che non ci sia più una squadra colombiana al via nelle corse in Europa”.

Jean-Christophe Péraud: “Le due parole principali sono divertimento e concentrazione. Dopo aver corso la Vuelta e terminato secondo un Tour de France, voglio scoprire il Giro d’Italia perché so che in Italia il ciclismo è molto seguito. Finalmente al Giro del Trentino ho avuto buone sensazioni, dunque non sono qua solo per partecipare ma anche per centrare un buon risultato. Abbiamo due capitani in squadra (con Domenico Pozzovivo). Punto ai top 10 e se ci sarà una possibilità di fare ancora meglio non tirerò certo i freni. È diverso correre l’ultima stagione in carriera: c’è meno tensione e voglio approfittare di ogni momento”.

André Greipel: “Vedo sei o sette possibilità per noi velocisti e giocherò le mie carte ogni volta che si potrà vincere, come ho sempre fatto quando ho partecipato al Giro. Ci sono più o meno nove velocisti top in gara e c’è una nuova generazione molto forte. Caleb Ewan ha già vinto una tappa alla Vuelta e la settimana scorsa ho affrontato Jakub Mareczko in Turchia. Il Giro, però, è tutta un’altra cosa. Questi due giovani velocisti hanno sicuramente un grande futuro. Io ho avuto la mia peggiore primavera da quando ho cominciato a correre. Ora ho di nuovo una buona condizione. Ho vinto in Turchia, ho solo bisogno di fortuna e di non finire per terra.”

Matteo Pelucchi: “L’anno scorso ho colto un secondo posto in volata, poi sono caduto e ho dovuto ritirarmi. Il Giro quest’anno è più adatto alle mie caratteristiche, cominciando con le tappe di sabato e domenica. Marcel Kittel e André Greipel sono velocisti di un livello superiore. Vedo bene anche Giacomo Nizzolo, così come Elia Viviani, anche se recentemente ha corso poco. Non dimentico inoltre Caleb Ewan. Sono uno dei papabili per la Maglia Rossa anche se proverò a vincere delle tappe e non solo ad accontentarmi dei piazzamenti.”

Sergey Firsanov: “Dall’inizio dell’anno mi sento bene (ha vinto la Settimana Coppi&Bartali e il Giro dell’Appennino). Il Giro d’Italia sarà la mia prima corsa di tre settimane.” Il team manager Renat Khamiloudine ha aggiunto: “Abbiamo portato una squadra completa con un leader per la classifica generale (Firsanov) e anche uomini veloci. Andremmo a caccia di tappe, daremo battaglia ogni giorno. Il nostro sponsor Gazprom è la 17a azienda al mondo per fatturato. Faremo di tutto per mantenerla nel ciclismo a lungo”.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Gianluca Santo

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